Cosa ci si può aspettare da un film che si intitola “La battaglia dei demoni”? Qualcuno potrebbe giustamente rispondere semplicemente “una battaglia tra demoni”, mentre qualcun altro potrebbe ipotizzare si tratti di una pellicola trash in pieno stile L’armata delle tenebre. Questa volta, però, la verità sta nel mezzo, con tanto di colpo di scena impossibile da prevedere grazie alla localizzazione italiana del film. Il titolo originale, infatti, è “Sadako VS Kayako” e, ne siamo certi, i numerosi appassionati degli horror giapponesi avranno giù spalancato gli occhi.

Ebbene sì: nel 2016 è stato realizzato un film che vede scontrarsi la terrificante creatura vista nella serie The Ring con lo spettro che infesta le case del Giappone di Ju-on (The Grudge).

Affascinati da quelle pellicole che vedono personaggi famosi scontrarsi tra loro nella speranza di catturare il pubblico di entrambi i franchise ci siamo quindi imbattuti in questa piccola gemma. Impossibile per noi resistere al fascino di un’idea tanto folle e geniale allo stesso tempo. Dopo esserci informati sulla sua distribuzione nel nostro Paese, abbiamo quindi provveduto a recuperare una copia del blu-ray per potervene poi parlare a cuore aperto. E alla fine lo abbiamo fatto: abbiamo guardato La battaglia dei demoni. Volete sapere cosa vi siete persi e se vale la pena mettere le mani su quest’opera prima che venga dimenticata dagli spettatori di tutto il mondo? Allora preparatevi ad affrontare l’orrore e tuffatevi insieme a noi in un’avventura fatta di spettri, esorcismi e finali deprecabili.

La battaglia dei demoni

I DEMONI SALGONO SUL RING

Prima di focalizzarci sul film diretto da Koji Shiraishi, è necessario però partire dalle basi. Chi sono Sadako e Kayako e perché sono tanto importanti per gli amanti dell’horror?

Sadako Yamamura è una creatura ideata da Koji Suzuki nel romanzo Ring, utilizzata poi da Hideo Nakata nella sua trasposizione cinematografica, ripresa a sua volta da Gore Verbinski per la versione americana della pellicola. Trattasi di una bambina dagli straordinari poteri psichici che nella sua giovinezza è stata vittima di esperimenti che hanno scisso la sua anima, dando vita a una versione malvagia della ragazza. Versione che rimane ancorata a una videocassetta, maledicendo tutti coloro che ne entrano in contatto e visionano il nostro “posseduto”. Nel libro e nella film di Verbinski Sadako ha origini leggermente differenti e un passato se possibile ancora più tragico, ma ne La battaglia dei demoni incontriamo questa versione creata per la pellicola del già citato Hideo Nakata.

Kayako Saeki, invece, è un personaggio ideato da Takashi Shimizu e non è altro che un onryo, ovvero un fantasma del folklore giapponese che vede una persona tornare nel mondo dei vivi in cerca di vendetta. In questo caso, infatti, Kayako viene uccisa dal marito geloso, che le rompe l’osso del collo e la getta in un sacco della spazzatura per poi lasciarla morire dissanguata. L’odio provato dalla donna spinge Kayako a possedere l’abitazione nella quale è stata uccisa, “contagiando” tutti coloro che decidono di trasferirsi all’interno. Una storia violenta e drammatica, in netto contrasto con il tono de La battaglia dei demoni.

La battaglia dei demoni

UN FILM SBAGLIATO

Come abbiamo potuto vedere, le due creature protagonista de La battaglia dei demoni hanno entrambe un passato tragico. Un passato che contribuisce a donare una sorta di malinconia ai film horror nei quali compaiono. Quest’atmosfera oppressiva viene rispettata nella prima metà della pellicola di Koji Shiraishi. Shiraishi che, in quanto anche sceneggiatore del film, ha il pregio di essere riuscito a trovare un modo per fondere questi due universi narrativi. Eppure, quando la trama entra nel vivo, la situazione degenera rapidamente, trasformandosi in una sorta di anime in live action. Esorcisti, personaggi che muovono le mani in pieno stile Naruto per lanciare incantesimi e momenti horror involontariamente comici minano quella che è un’opera semplicemente sbagliata sotto ogni aspetto.

La battaglia dei demoni presenta personaggi con una caratterizzazione psicologica a dir poco schizofrenica. Si passa da frasi dolci a momenti di pura follia, accompagnati da sviluppi di trama semplicemente assurdi. Evitiamo di entrare nel dettaglio per non danneggiarvi l’esperienza nel caso vogliate recuperare il film, ma sappiate che a un certo punto accade un fatto estremamente grave. Un fatto che potrebbe sovvertire le sorti dell’intero mondo nel quale si svolge la storia, ma che non viene minimamente approfondito. Un risultato che possiamo affiancare al finale, così anticlimatico, mal gestito e “trash”, che ci ha lasciati a bocca aperta per diversi secondi. Secondi che ci sono serviti per elaborare ciò che era appena accaduto su schermo.

Lo ribadiamo: siamo di fronte a una pellicola sbagliata su tutta la linea, ma che, paradossalmente, vi consigliamo di recuperare il prima possibile.

La battaglia dei demoni

SO BAD, IT’S GOOD

La battaglia dei demoni parte da un’idea folle, per trovare poi uno sviluppo sensato e mandare tutto a monte nel giro di soli 98 minuti. Se anche voi volete provare questo viaggio emotivo sulle montagne russe e passare una serata scanzonata con gli amici, allora la pellicola di Koji Shiraishi è esattamente quello che state cercando. Ma badate bene: non avvicinatevi con la speranza di vedere un valido crossover appartenente al genere horror. La battaglia dei demoni non spaventa nemmeno per un istante e, anzi, vi lascerà costantemente il sorriso sulla faccia, per poi spingervi a scoppiare in qualche risata nervosa durante i momenti clou.

In ogni caso, trattandosi di una pellicola passata tanto in sordina, l’opera di Koji Shiraishi può rivelarsi il regalo perfetto per i vostri amici che amano i film horror e che mai nella vita avrebbero potuto pensare di vedere un giorno lo scontro tra Kayako e Sadako.

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