I documentari sulle celebrità non sono di certo una novità. Ne esistono a decine su cantanti, attori e personaggi pubblici, indirizzati perlopiù a un pubblico di fan smaniante di conoscere ogni retroscena sulle vite dei loro beniamini.

Non fate l’errore di pensare che Still (disponibile dal 12 maggio su Apple TV+) sia uno di quei documentari.

Se il nome di Michael J. Fox non vi dice nulla, se Ritorno al futuro non l’avete mai visto (!) Still merita comunque la vostra attenzione.

L’improbabile storia di un ragazzo di bassa statura, cresciuto in una base dell’esercito canadese, che è riuscito a raggiungere le vette della celebrità nella Hollywood degli anni ’80. Fino alla diagnosi di un male incurabile…

Questa è la trama di accompagnamento al documentario. Poche righe che evocano un film d’avventura, una parabola hollywoodiana con un terribile colpo di scena sul più bello. Ma questa è una storia vera, la storia di un attore sulla cresta dell’onda colpito a ventinove anni dal Parkinson.

Se ancora non siamo riusciti a incuriosirvi, ecco alcuni motivi per cui dovreste vedere Still.

Un compendio sugli anni ‘80

Alternando materiali d’archivio con interviste e frammenti di fiction, Still ripercorre la vita di Michael J Fox, dall’infanzia al successo a Hollywood. Attraverso le immagini e le parole dell’attore riviviamo i mitici anni ’80 che tanto sono popolari al giorno d’oggi. Non solo i film che hanno formato tanti di noi, ma l’intero funzionamento dell’industria dell’audiovisivo di quel periodo. Dalle riprese con il pubblico in diretta passando per alcuni personaggi famosi che Michael J. Fox ha incontrato nel corso della sua carriera: Rob Lowe, Nicolas Cage, Bruce Willis solo per citarne alcuni.

michael j. fox

Una bella storia d’amore

Sul set della serie Casa Keaton, Michael J. Fox incontra Tracy Pollan. I due si sposano nel 1988, hanno quattro figli e ad oggi ancora stanno insieme e sono bellissimi da vedere. Nonostante il successo, la scoperta della malattia e la crisi nera che ne è seguita, Tracy e Michael sono rimasti uniti. Anche quando lui, rifiutandosi di accettare la diagnosi, stava sprofondando nell’alcolismo. Vedere la coppia in Still, insieme ai figli, fa sognare anche i più cinici di noi. E Michael ha sempre e solo belle parole per la moglie. A più riprese la definisce “la persona più intelligente che conosco”, qualcuno che si è fatto carico di “un fardello che non le appartiene”. Ricorda infine quando le ha detto del Parkinson la sua risposta mormorata: “in salute e malattia.”

Un eroe qualunque  

“Ragazzi, mi fate tremare”. Queste sono le prime parole di Michael J. Fox nel suo discorso di ringraziamento quando ha ricevuto il Premio umanitario agli Oscar 2023. L’anima e l’umorismo dell’attore emergono già solo in una manciata di sillabe. E forse è questa la cosa più bella di Still. Vediamo la crisi sì, l’alcolismo, il rifiuto della diagnosi, ma anche l’accettazione. Come un uomo con così tanta ironia riesca a fare sua la malattia, scherzandoci su così come scherza su tutto il resto. L’attore abbraccia ciò è, portando se stesso e le sue difficoltà anche nel lavoro sul set, facendosi portavoce in tutto il mondo della lotta al Parkinson.

Michael J. Fox sa che non arriverà a ottant’anni, che il suo tempo sta scadendo eppure dice:

Questa cosa che mi è capitata mi ha reso presente in ogni momento della mia vita perché mi ha svegliato.

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