Quando il fumetto si mischia alla Storia (si badi alla lettera maiuscola, non casuale), capita spesso di assistere a opere di pregevole fattura, che mischiano al meglio il fascino delle vicissitudini del passato alla forte carica visiva che solo la nona arte sa dare. Inoltre, uno degli aspetti più incredibili della narrativa di qualsivoglia forma è che questa può attuare senza danni quel revisionismo storico, tanto (e a ragion veduta) temuto e osteggiato dai professori nelle scuole e nelle università. Si sa, la fantasia non ha limiti, e nel caso di Belladonna siamo testimoni di come l’immaginazione degli autori si sposi al meglio con una precisa connotazione storica.

La nostra storia si svolge in Francia, attorno al 1680: Luigi XIV è il Re Sole, e il Paese non ha mai vissuto un’epoca più rosea, apparentemente. Perché dietro la facciata splendente e i cristalli della Reggia di Versailles, si cela un malcontento popolare, alimentato e capeggiato dai Visconti delle periferie d...