Mai ci saremmo aspettati, un giorno, di affermare quanto segue: avremmo preferito meno tavole a fumetti di Leo Ortolani. Il motivo di questa affermazione, che non si legge spesso nelle recensioni delle opere realizzate dall’autore di Rat-Man, non è da imputare a un crollo qualitativo della sua produzione, ma al formato di questo albo e – in parte – alle aspettative che avevamo maturato a riguardo.
Da anni, infatti, Ortolani aveva rivelato la sua volontà di fare una parodia di Playboy, dopo il successo de Il Rat-Man Enigmistico, che emulava il celebre settimanale La Settimana Enigmistica soprattutto nei giochi e nelle rubriche, accompagnandoli con alcuni brevi racconti a fumetti. Purtroppo questo non avviene in Ratboy, brossurato di novantasei pagine che ha come contenuto principale una storia di ottanta tavole, accompagnata da un paio di interviste: una struttura non troppo dissimile da molti altri speciali di Rat-Man.
Non diciamo questo mossi dal desiderio maschile ...
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