Quando abbiamo saputo, più di un anno fa, che era in lavorazione un sequel di Blade Runner, ci è corso un brivido gelido lungo la schiena. Abbiamo pensato all’ultima infornata di film di Ridley Scott che riprendessero i suoi incredibili successi del passato. Insomma, abbiamo pensato a Prometheus e a quanto ci abbia fatto rimpiangere Alien. La prospettiva di dover sopportare lo stesso anche per quanto riguardava Blade Runner, che nel cuore di chi scrive occupa un posto ancor più speciale, ci spaventava non poco. Quanto sarebbe stato facile non essere all’altezza e tradire ogni singola promessa che quel titolo leggendario naturalmente contiene.

Poi, però, abbiamo scoperto che non sarebbe stato Scott a dirigere Blade Runner 2049. E, improvvisa, ecco la speranza. Non perché noi si ritenga bollito il regista in sé, come fanno alcuni, ma perché forse, per raccontare nuovamente quel futuro distopico a un mondo e a un pubblico molto cambiati, serviva un punto di vista differente. Q...