Rubrica a cura di ColinMckenzie

Anvil! The Story of Anvil. Ammetto sinceramente che la prima volta che ne avevo sentito parlare, ci ero cascato, ritenendo che fosse una sorta di omaggio (finto) a Spinal Tap. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando (e vista la reperibilità di quel classico in Italia, non sarebbe strano), Spinal Tap era un falso documentario su un gruppo heavy metal mai esistito, ma decisamente spassoso. In effetti, c'era di che rimanere ingannati. Il batterista degli Anvil, per esempio, si chiama Robb Reiner, nome che sembrava un omaggio al regista di Spinal Tap (nonché di grandi film come Misery e Harry, ti presento Sally). C'è Stonehenge, per dirne una, e addirittura gli amplificatori che arrivano a 11 (se non è una citazione questa…).

Tuttavia, è assolutamente vero. Certo, è probabile che il regista Sasha Gervasi (fan di lunga data del gruppo) abbia volutamente giocato con degli elementi legati a qu...