Arrivederci Professore
di Wayne Roberts
20 giugno 2019
Come noto non esistono altri professori universitari che non siano i professori di letteratura inglese. Il cinema non li concepisce. All’università si insegna solo letteratura, altre materie come ingegneria civile, biologia o diritto non sono contemplate, non sono raccontate, non sembrano interessare a nessuno. Invece letteratura la insegnano stropicciati uomini affascinanti, forse un po’ sciatti (anche se in questo caso un abbigliamento banalmente elegante è la cifra che distingue il protagonista) ma con grandi passati e una buona tendenza all’autodistruzione.
Stavolta però il cancro ha preceduto le azioni del professor Richard. Nella prima scena scopre di averne uno ai polmoni. Stadio terminale. Un annetto di vita. La sua esistenza cambia e, disperato, si getta vestito nel laghetto della facoltà, segno della perdita di freni inibitori. Cominciamo male.
In seguito prende coscienza di poter vivere diversamente, libero da ogni costrizione. Ha così una conversazione sincera con la moglie...
Il piacere di liberarsi da ogni convenzione è in Arrivederci Professore la più grossa delle convenzioni del cinema americano
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