“Per tutta la mia vita mi hanno educato a non credere a nulla. A tenermi pure il desiderio”. Potrebbe essere una frase di Le catene della colpa o di La fiamma del peccato, tanto illustra bene i principi del noir classico: inganno e attrazione sessuale. Il potere del sesso che sballa tutto e fa impazzire la gente, inquina gli animi, li infiamma e alla fine perde le persone rette. Invece è una delle frasi che si agitano nella mente di Costantino, il protagonista di Assandira. La sentiamo nel suo voice over, mentre rievoca gli eventi che hanno portato alla tragedia che vediamo nella prima scena. Un incendio ha devastato la sua proprietà e suo figlio è morto. Sul campo c’è un magistrato che deve capire cosa è successo e somiglia terribilmente a Pietro Germi in Un maledetto imbroglio, primo di tanti sentori da cinema italiano a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60.
Quel che è successo lo capiremo lungo tutto questo bellissimo quinto film di Salvatore Mereu che adatta l’omonimo romanzo di ...
Strutturato come noir ma pieno di variazioni, idee e sorprese, Assandira usa il genere per raccontare l'incidente che fa scontrare chi siamo con chi eravamo
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.