Benvenuti a Casa Mia
di Philippe de Chauveron
8 marzo 2018
C’è l’affermazione più sfruttata nelle tribune politiche dagli avversatori dell’immigrazione e della cittadinanza allargata al centro di Benvenuti A Casa Mia: “Se volete accogliere gli zingari perché non li prendete in casa vostra?”. È quel che viene proposto da un conservatore a Jean-Etienne Fougerol, noto intellettuale di sinistra invitato in una tribuna politica televisiva, e lui per vanto e per prevalere nel dibattito afferma che lo farà, li accoglierà. La sera stessa puntualmente si presenta una famiglia rom al cancello della sua villa. Per convenienza, per vendere più copie del suo libro, per non perdere la faccia e per bearsi dei suoi ideali progressisti non li caccerà.
Il bersaglio della commedia e della presa in giro qui è chiaramente l’ipocrisia intellettuale di sinistra, molto più dei costumi rom, anzi va a merito del film il fatto che nonostante questo non trattenga il colpo e prenda in giro con grande forza tutte le parti in gioco. Gran parte della dinamica di commedia inf...
Con un bersaglio chiaro, Benvenuti A Casa Mia può permettersi di prendere in giro tutti senza ricorrere a troppi buonismi e in questo risultare più coerente e divertente
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