Tutto Fahrenheit 451 (il romanzo) si basa sulla creazione di un potere mitologico dei libri, quasi magico, sulla loro esaltazione come oggetto così temibile, pericoloso e destabilizzante in quanto tale (a prescindere da cosa ci sia scritto), che un immaginario regime futuro li brucia tutti, senza discrimine, con un finale geniale che afferma l’esatto contrario, la forza del contenuto senza supporto. Il nuovo Fahrenheit 451 smarca subito l’idea del libro e dei supporti, allargandola. Ad essere bruciati in questo futuro aggiornato sono libri e server, computer, pellicola e vinili, i supporti materiali come anche la tecnologia non controllata dallo sistema (che ha un internet censurato chiamato 9). Il pensiero libero in continuo miglioramento e sofisticazione non sta nel libro ma in così tanti supporti da essere evidente che non sono loro ad essere dotati di un potere ma quel che hanno dentro.

Tutto il set-up del film di Ramin Bahrani, scritto con quel diavolo di Amir Naderi, è una perfet...