Il Papa non ha armi se non le sue parole” è il principio da cui parte questo documentario di Wim Wenders, ampiamente prodotto e promosso dal Vaticano, con accesso totale ai dietro le quinte, agli appartamenti e con almeno 3-4 interviste fatte in tranquillità con il pontefice. La parola è il filo conduttore ma lo stupore di fronte alla capacità comunicativa ed attoriale di questo papa è il vero cuore. Wenders serve il proprio committente e gira un’agiografia pazzesca, pura propaganda cattolica del lavoro di papa Francesco, della sua missione e del suo apostolato in giro per il mondo (l’impressione è che stia ovunque nel momento giusto) ma per sé ritaglia un film che guarda quest’uomo come ad una star del cinema, studiandone strumenti, tecniche e rapporto con l’obiettivo.

L’attacco è fulminante: un video amatoriale girato orientativamente negli anni ‘90 in un paesino sudamericano nel quale si vede Jorge Bergoglio, cardinale, fare un discorso su un palchetto improvvisato nella piazza di ...