Esiste una categoria di film molto precisa, quelli che iniziano alla grande e lentamente si disfanno con il loro incedere. Film che partono mettendo sul tavolo le migliori idee oltre alle migliori intenzioni e lentamente distruggono quello che avevano suggerito di voler fare con la sistematica banalizzazione dei contenuti. Solitamente, in questi film, a una storia e uno svolgimento che tendono allo stereotipico corrisponde una forma estremamente ricercata che anch'essa lentamente passa dall'originalità alla banalità da videoclip.

Ecco, non credevo che avrei dovuto di nuovo paragonare parti di un film ad un videoclip. Odio farlo perchè la maggior parte delle volte non ha senso farlo, oltre a essere proprio sbagliato. Ma non per Hanna. Hanna finisce come un videoclip quando era iniziato come un film di John Milius. Le musiche dei Chemical Brothers (loro sì, sempre ineccepibili) passano dall'essere arma di contrasto alle immagini ad esserne volano,...