Quando un Padre
di Mark Williams
8 giugno 2017
Davanti a Quando Un Padre, una volta tanto, non si tratta di guardare come il film è fatto (abbastanza grossolano nei dialoghi, volutamente convenzionale nella recitazione e nella messa in scena) ma di guardare a come lavora su queste basi e nelle pieghe della sua convenzionalità.
Quando Un Padre (ma com’è stato possibile un titolo così vago e indeciso dal quasi mistico The Headhunter’s Calling? Manca una parte della frase? Quando un padre cosa??) è un melodrammone familiare moderno, il che significa che non si potrà piangere molto come una volta né tantomeno si potranno esporre i sentimenti con la sfacciataggine di un tempo, ma la materia trattata è la medesima degli esempi classici: gli ospedali, le malattie che mettono a nudo i sentimenti prima eccessivamente coperti, il crollo e la ricostruzione di un un uomo a partire dai contrasti più elementari (egoismo contro altruismo, famiglia contro carriera).
Il film parte malissimo con una grandissima explanation, così fasulla e pret...
La più convenzionale e abusata delle sceneggiatura in Quando Un Padre diventa viene manipolata e trattata fino a diventare un piccolo film delicato
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