Dopo l’esordio fulminante con Persepolis la carriera da cineasta di Marjane Satrapi è stata un continuo sprofondare nel baratro di cinema più amatoriale, toccando punte di ridicolo difficili da riscontrare altrove (La Bande Des Jotas è una visione sconfortante e imbarazzante per ambizioni e incapacità). Abbandonata l’animazione il suo cinema dal vero non solo non ha le qualità che solitamente hanno i film diretti da registi che vengono dall’animazione (una certa rapidità di racconto e una forte concentrazione sulle immagini) ma è dotato dei peggiori difetti di scrittura uniti ad una ingenuità visiva che lascia pensare che lei stessa non sia una gran spettatrice di film.
In Radioactive la storia di Marie Curie è raccontata per mostrare le difficoltà che poteva avere ad emergere una donna nell’800, anche se palesemente geniale. Non essere francese (l’origine è polacca) ed essere sessualmente libera (dettaglio inserito ad un certo punto in modo abbastanza forzoso dopo che per il resto del...
Piegata a forza ad una visione parziale, la storia di Marie Curie diventa in Radioactive la storia dell'espiazione di una scoperta
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.