Il Tuttofare aveva messo in luce la voglia che adesso ha Sergio Castellitto di fare commedia, di lavorare border-line con il comico e di farlo a modo suo, non soltanto in un ruolo da protagonista (com’è normale per la sua carriera) ma proprio sfruttando certe caratteristiche della sua recitazione che, fino ad ora (anche nelle commedie cui aveva partecipato), non era emerso. Quello di un corpo elettrico, dinamico, violento nella sua capacità di riempire lo schermo di azione.
Se però nel film di Attanasio tutto ciò faceva coppia in maniera impeccabile con una sceneggiatura indemoniata, ritmatissima, in cui tutto avviene con un passo quasi allucinato in un mondo demenziale, qui la questione è ben diversa e Castellitto pare l’unico ad impegnarsi realmente.
Ricchi di Fantasia è una commedia italiana estremamente ordinaria, con il più classico degli spostamenti dall’alto verso il basso di una neo-famiglia...
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