La Disney ha quantificato ufficialmente il valore della rimozione dei “contenuti” dalle piattaforme streaming HULU e Disney+ che ha effettuato il 26 maggio: 1.5 miliardi di dollari.

In una comunicazione alla SEC venerdì, la compagnia ha dichiarato infatti che subirà svalutazioni per 1.5 miliardi nei suoi rendiconti finanziari del terzo trimestre fiscale (quello che include giugno), “per adeguare il valore contabile di questi beni a un valore equo”. Disney ha recentemente rimosso dal catalogo di Disney+ e HULU decine di serie tv e film, scatenando il malcontento di fan e creatori. Nella dichiarazione alla SEC, ha aggiunto che “attualmente prevede che ulteriori contenuti prodotti saranno rimossi dalla sua piattaforma DTC e da altre piattaforme, principalmente nel corso del resto del terzo trimestre fiscale”. Di conseguenza, Disney stima attualmente che potrebbe incorrere in ulteriori oneri di svalutazione fino a circa 400 milioni di dollari.

Si tratta di una delle tante mosse di Bob Iger per migliorare i conti dell’azienda: l’obiettivo è raggiungere un risparmio di quasi 5 miliardi di dollari entro fine anno. Un piano lacrime e sangue che include oltre 7000 licenziamenti in tutto il mondo.

Certo, ai fan il fatto che alcune serie come Runaways e Oggetti di scena scompaiano (forse per sempre) dalle piattaforme streaming non fa piacere, ma ricordiamo che – come Jon Kasdan sottolineava giorni fa a proposito di Willow – questa è sempre stata la prassi con la televisione tradizionale, e non è detto che alcune serie non possano trovare spazio su altre piattaforme o canali televisivi grazie alle licenze.

Fonte: Variety

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