È indubbio che i medical drama risveglino l’interesse del pubblico e più estreme sono le storie trattate, più gli spettatori si ritroveranno a seguirle affascinati. Anche Grey’s Anatomy, come molti show di genere horror o crime, sottostà a questa regola e nonostante abbia dedicato alcuni episodi a casi ispirati alla realtà non è ritenuta particolarmente accurata dai medici che hanno avuto l’opportunità di seguirla, che accusano più che altro gli autori di aver creato un ambiente ospedaliero più degno di una soap opera che di un vero polo ospedaliero, con internisti che si ritrovano ad operare senza la supervisione dei medici di ruolo, dottori che instaurano legami sentimentali con i pazienti, una completa ed inspiegabile assenza del personale infermieristico ed una generale promiscuità che poco si adatta alla realtà. Stabilito che la serie non è quindi tra le più accurate del genere (nel caso ve lo chiedeste i medical drama ritenuti tali dalla comunità medica sono Scrubs ed ER Medici in prima linea), andiamo a vedere assieme 10 casi in cui Grey’s Anatomy si è davvero ispirato alla realtà.

Orgasmi multipli spontanei

Episodio: Grey’s Anatomy S02E18 Ieri
Il Caso: Considerato come questo sia l’episodio in cui viene introdotto il personaggio di Mark Sloan, nominato poi “dottor bollore“, è facile credere alle parole della produttrice Zoanne Clack, quando dichiarò che dopo aver letto del disturbo da eccitazione genitale permanente, non aspettavano altro che avere per le mani la puntata giusta in cui inserirlo. Il disturbo consiste nell’eccitazione genitale eccessiva e non voluta, con conseguente aumento del flusso sanguigno agli organi genitali in assenza di attività sessuale. Nell’episodio, ad essere affetta dall’imbarazzante problema, è una paziente che giunge in ospedale dopo aver provocato un incidente a causa di uno dei suoi “episodi”. Affidata alle cure della dottoressa Montgomery e di Izzie, il caso della giovane donna condurrà Izzie ed Alex, già coinvolti in una relazione, a legare sempre di più.

La bambina che non sente dolore

Episodio: Grey’s Anatomy S03E03 Fantasie
Il Caso: Come raccontato dalla produttrice Zoanne Clack in occasione di un’intervista con Entertainment Weekly, il caso della bambina che non sente dolore, interpretata nell’episodio da Abigail Breslin, fu ispirato da un articolo trovato su una rivista medica in cui si parlava dell’Insensibilità congenita al dolore con anidrosi, una rarissima patologia del sistema nervoso a causa della quale, chi ne è affetto, è immune a caldo, freddo e dolore e per cui, al di là della somministrazione di naloxone (che non sempre funziona), non c’è un vero e proprio trattamento curativo. Nell’episodio, prima della diagnosi, Alex crede che la bambina sia vittima di abusi da parte dei genitori adottivi, mentre lei è convinta di avere dei superpoteri. Quando la piccola verrà operata per un’emorragia interna, dopo che si scoprirà che si è fatta colpire con una mazza da baseball nello stomaco per dimostrare di avere dei poteri, si giungerà all’inevitabile morale dell’episodio: che c’è una ragione per cui il dolore esiste.

Trapianto domino

Episodio: Grey’s Anatomy S05E05 In una squadra non c’è posto per l’io
Il Caso: In occasione di questo episodio si può affermare, senza paura di smentita che Grey’s Anatomy ha precorso i tempi. Nella puntata, infatti, la Bailey organizza una squadra di specializzandi per effettuare un trapianto domino, in cui verranno coinvolti 12 pazienti bisognosi di 6 trapianti di rene, associati ai loro rispettivi donatori con l’uso di 6 sale operatorie diverse, tutte utilizzate contemporaneamente. Un anno dopo la messa in onda della puntata, nel 2009, il John Hopkins condusse un trapianto domino coinvolgendo sempre 12 pazienti, anche se la serie TV non può prendersene il merito, e la pratica fu poi riutilizzata in altri centri e Stati negli Stati Uniti. Curiosamente, anche nella première della 7^ ed ultima stagione di The Good Doctor, Shaun si occupa di un trapianto domino di cuore.

Il ragazzo albero

Episodio: Grey’s Anatomy S07E03 Strane creature
Il Caso: È stata sempre la produttrice Zoanne Clack a rivelare in un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly che il caso del paziente in Strane creature era ispirato alla storia vera di un bambino indiano, cresciuto in un villaggio isolato, ed affetto da papillomavirus umano (HPV), che aveva determinato la crescita incontrollata di verruche che gli avevano invaso il corpo, facendo somigliare le sue mani alle radici di un albero. Dopo aver visionato diversi video sul caso ed aver parlato con esperti della malattia, gli autori della serie decisero di inserire il caso in un episodio dello show, con la difficoltà di spiegare come fosse possibile che un giovane residente negli Stati Uniti avesse avuto gli stessi problemi causati dall’isolamento in cui era vissuto il ragazzo indiano. Nell’episodio, il paziente affetto da HPV, che non può essere curata poiché le verruche ricrescono dopo la rimozione, viene portato in ospedale dalla moglie che gli dà un out-out, operarsi e tentare di vivere una vita normale o rinunciare a lei. Dopo l’intervento, nonostante le rassicurazioni di Mark Sloan, lo stato della pelle del paziente gli impedisce di applicare degli innesti cutanei per migliorarne l’aspetto, il che preoccupa la moglie, convinta che il marito tornerà a fare l’eremita a causa della sua condizione.

Babbo Natale e la sindrome del vomito ciclico

Episodio: Grey’s Anatomy S09E06 Cambiare idea
Il Caso: La rara malattia a cui si ispira questo episodio si deve all’esperienza diretta di Chandra Wilson (Miranda Bailey), che ha diretto l’episodio, la cui figlia è affetta dalla sindrome del vomito ciclico, che si manifesta attraverso episodi di vomito, nausea, anoressia e fotofobia che dopo molte ore, scompaiono senza preavviso o spiegazione. L’attrice raccontò in un’intervista a People che, all’insorgere del primo attacco, provò moltissima frustrazione, perché nessuno sembrava in grado dispiegare cosa le stesse succedendo. La sindrome è effettivamente molto difficile da diagnosticare, poiché il vomito è un sintomo comune a molte malattie, ma che in questo specifico caso può portare anche alla lacerazione dell’esofago. Nella puntata, il malcapitato personaggio affetto dalla sindrome del vomito ciclico è un senzatetto che arriva all’ospedale vestito da Babbo Natale ed a cui nessuno, inizialmente, riesce a diagnosticare correttamente la malattia, convinti che siano sintomi legati all’abuso di alcol o droghe.

Osteogenesi imperfetta

Episodio: Grey’s Anatomy S11E11 L’unica cosa che potevo fare era piangere
Il Caso: Nello straziante episodio April e Jackson sono costretti a vedere venire al mondo e dire addio al loro bambino, affetto dalla rara malattia genetica nota anche come “malattia delle ossa fragili”. Il caso del bambino della coppia è così grave che gli viene consigliato di indurre prematuramente il parto, per lasciarlo poi andare, impedendo così che soffra all’interno dell’utero, procurandosi delle fratture. La trama, che servì anche a sottolineare come April, fervente credente, e Jackson, un ateo, avrebbero affrontato la sconvolgente notizia e le sue conseguenze fu proposta a Shonda Rhimes dalla stessa Sarah Drew (April Kepner), desiderosa di raccontare nello show l’esperienza vissuta da una sua cara amica.

I mini fegati di Meredith Grey

Episodio: Grey’s Anatomy stagione 14
Il Caso: Nella 14^stagione Meredith sviluppa un’innovativa ricerca per la generazione di mini fegati tramite l’uso di linfonodi. L’anno dopo, nel 2018, sul blog del McGowan Institute for Regenerative Medicine dell’Università di Pittsburgh è apparsa una notizia che spiegava che l’idea di Meredith (Ellen Pompeo) di generare dei “mini fegati” utilizzando i linfonodi era stata ispirata dalla ricerca del dottor Eric Lagasses, un membro di facoltà dell’istituto. Nel blog, si legge, gli autori e i produttori dello show hanno appreso del lavoro del dottor Lagasse e lo hanno incorporato nella trama della 14^ stagione ed, in particolare, nell’episodio Harder, Better, Faster, Stronger, Meredith propone di generare mini fegati nei linfonodi per pazienti con malattie epatiche allo stadio terminale. Negli episodi successivi, poi, la dottoressa Gray apprende che la ricerca è stata già brevettata e deve ottenerne la licenza per esplorare la possibilità di fare ulteriori test. 

Il cancro di Catherine

Episodio: Grey’s Anatomy S15E11 Chi vince prende tutto
Il Caso: L’autrice Elisabeth R. Finch – quella stessa che ha poi ammesso di aver mentito a tutti sulla sua malattia e sulla sua famiglia – ha firmato l’episodio Chi vince prende tutto, asserendo di aver basato l’esperienza di Catherine (Debbie Allen) sulla propria. Prima che scoppiasse lo scandalo che la portò al licenziamento, in un’intervista con EW, la Finch raccontò che la showrunner Krista Vernoff l’aveva causalmente sentita parlare di quanto odiasse le parole ‘battaglia‘, ‘combattere‘, ‘vincere‘, ‘perdere‘ quando si parlava di cancro e che dopo averle chiesto di scrivere una storia basata su quanto aveva raccontato era nata la difficile trama dedicata a Catherine.

Avvelenamento da cobalto

Episodio: Grey’s Anatomy S16E21 Buon viso a cattivo gioco
Il Caso: In Buon viso a cattivo gioco si arriva alla fine di una storyline dedicata a Richard Webber, in seguito alla quale quasi tutti sono ormai convinti che abbia un principio di Alzheimer. In seguito ad una caduta ed all’insorgere di alcuni sintomi anomali, però, Meredith si convince che la diagnosi sia errata. A scoprire la verità sarà De Luca, in un momento in cui molti sono convinti che stia impazzendo (più avanti De Luca scoprirà di essere bipolare come il padre), tanto da rischiare di non essere creduto. Analizzando la cartella clinica di Richard, Andrew scoprirà che il medico aveva subito la sostituzione dell’anca l’anno prima e da qui arriverà alla conclusione che è probabilmente vittima di avvelenamento da cobalto (contenuto nella protesi), che spiegherebbe demenza, allucinazioni, tremori e depressione, tutti sintomi di cui Richard soffre. Anche l’avvelenamento da cobalto è una cosa davvero rara che può accadere alle persone che hanno subito protesi dell’anca. La showrunner della serie all’epoca, Krista Vernoff, ha confermato a Deadline di aver usato questa diagnosi dopo aver promesso alla writers room che avrebbe dato a Webber una valanga di gravi sintomi senza dover “rendere permanentemente disabile il personaggio”.

Nuove teorie sull’Alzheimer

Episodio: Grey’s Anatomy stagione 19
Il Caso: Nella 19^ stagione Meredith grey, che non si occupava di Alzheimer già da un po’, mettendo in allarme molti dei suoi colleghi, rivela di avere una nuova teoria sulla malattia, teoria che va però contro la maggior parte della comunità medica, che crede che la malattia sia associata alla formazione di placche amiloidi nel cervello, dette anche placche senili. Nel 2006, un neuroscienziato di nome Sylvain Lesné, dell’Università del Minnesota, ha condotto una ricerca sulla proteina beta amiloide che forma placche nel cervello e causa l’autismo. Questa teoria divenne molto influente nello studio dell’Alzheimer, ma da allora è emerso che ciò potrebbe non essere vero e che le scoperte di Lesné non sarebbero vere, dopo che fu dimostrato che le immagini da lui usate per provare la sua teoria erano state manipolate. Un bel pasticcio per Meredith.

La 20^ stagione di Grey’s Anatomy andrà in onda negli Stati Uniti a partire dal 14 marzo su ABC.

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