David Oyelowo è protagonista e produttore di Lawmen: La storia di Bass Reeves e, intervistato da Variety, ha parlato del finale della stagione e del futuro della serie.

L’attore, nominato a un Golden Globe per la sua performance, ha parlato degli eventi realmente accaduti e del personaggio sottolineando:

Ti rendi conto che non era un qualche tipo di santo, o salvatore, o qualcuno di irraggiungibile per ciò che era e chi era. Era carne e sangue come me, con tutte le debolezze relative. Ma l’ha fatto lo stesso.

Insieme allo showrunner Chad Feehan, David ha ideato il finale durante una cena, riflettendo su come la storia poteva diventare globale e rivolgersi a un pubblico mondiale. Ad alimentare la narrazione è inoltre stata la tensione tra il lavoro e la famiglia, visto che l’attore e lo showrunner sanno cosa vuol dire stare distanti dai propri figli per lavoro. Nella serie Bass Reeves ha inoltre uno dei lavori più pericolosi esistenti e in un’area a rischio. Oyelowo ha sottolineato che “il fatto che Bass abbia avuto una carriera lunga 32 anni sia davvero miracoloso”.

Il nemico di Reeves e la sua importanza per la storia

Nello show è coinvolto anche un personaggio inventato, Esau Pierce (Barry Pepper), uno spietato ex soldato che è diventato un Texas Ranger con intenzioni meno onorevoli. Le differenze tra i due sono state usate per creare tensione narrativa.

Nella puntata finale Bass Reeves risponde a una domanda di un ragazzino che gli chiede se sia un uomo di legge o un criminale e Feehan ha spiegato che si tratta di un tema che affronta la stagione, visto che Bass fa i conti con quel dubbio nel corso degli episodi chiedendosi se è uno strumento per ottenere giustizia o viene usato da un governo, una cultura e una società corrotta e che ha trattato male la sua gente per secoli.
Nell’ottavo episodio Bass Reeves ha dovuto affrontare un insieme di eventi che hanno obbligato il protagonista a riflettere sulla propria moralità e sul suo senso di giustizia.
Lo showrunner ha aggiunto che la famiglia e Jennie sono sempre stati i punti fissi della storia di Bass Reeves e che questi due elementi hanno contribuito in modo attivo a creare il contrasto con Esau.
David ha voluto lodare la bravura di Barry Pepper, sottolineando poi che Esau Pierce si basa sui pensieri di chi voleva i neri rimanessero schiavi, ritenendoli inferiori e legandoli al concetto di possesso.

Le riprese dello scontro verbale durante la cena sono state contraddistinte, come rivelato dal protagonista, dalla tensione.
Gli eventi del season finale, inoltre, creano un legame con il primo episodio in cui Bass giocava a carte per conquistare la propria libertà, evidenziando però le differenze rispetto all’inizio della storia. David ha spiegato che nell’ottavo episodio Reeves è più misurato, capisce le regole del gioco, il terreno su cui muoversi, la posta in gioco e riesce a mostrare di possedere saggezza e strategia.

Oyelowo ha svelato di aver trascorso oltre un anno imparando ad andare a cavallo, su ogni tipo di terreno e che è stato davvero complicato girare le scene dell’inseguimento e delle sparatorie, ambientate di notte. David ha però sottolineato che si è stati particolarmente attenti a non realizzare una serie che potesse essere etichettata come western “il genere è legato al mito, prende in un certo senso la distanza dal pubblico”.
Il protagonista ha dichiarato:

Volevamo che fosse carne, sangue e ossa, qualcosa ad alto rischio, complesso, umano, con dei difetti. In questo modo il pubblico può riflettersi in tutto questo.

Il finale della stagione

Feehan ha quindi raccontato che tra autori si è parlato molto dell’ultima battuta della serie. Bass, secondo lo showrunner, prende la decisione che questo uomo non merita la possibilità di andare avanti e, per la natura che contraddistingue la serie, potenzialmente avere la capacità di continuare con queste cose orribili.
David ha invece ricordato che la morte è legata irremadiabilmente con l’oscurità e che Bass è tormentato dal fantasma di chi ha ucciso mentre lavorava:

le basi di tutto questo sono legate alla nozione della giustizia e all’idea di America. Questa nazione è stata costruita su moltissime persone, c’è davvero tanta oscurità, quella battuta riassume tutto quello.

La frase pronunciata da Jackrabbit, inoltre, era un modo per celebrare il lavoro compiuto tra le fila delle polizia durante i suoi 32 anni di lavoro, con oltre 3000 criminali assicurati alla giustizia. David ha ricordato:

Ha portato giustizia, era abile con una pistola e con un cavallo, era conosciuto per la sua compassione nei confronti degli animali e delle persone, devono esserci delle cose incredibili su quello che ha visto e detto in quel periodo. Si tratta inoltre di una citazione del fatto che c’è tensione nell’essere una persona nera tra gli agenti, allora e ora. Alle volte ti sembra che stai tradendo le tue persone ed è assolutamente necessario che esisti per dare alla tua gente il tentativo di avere una possibilità?

Il ritorno di Rachel Reeves (Jessica Oyelowo), per chiedere a Jennie e ai figli del protagonista se volessero rischiare di essere sfruttati, secondo le leggi di Jim Crow, permette di far capire che non può sfuggire a quello che stava per arrivare, oltre a mostrare i personaggi isolati e al sicuro, essendo quindi obbligati a reagire.
Il protagonista ha quindi aggiunto che recitare e celebrare la famiglia nera al centro della storia è stato realmente importante:

Nonostante tutta quella degradazione e tutte le sfide che hanno affrontato insieme, si tratta di loro e dei loro figli, e c’è gioia e apprensione, come accade se si è in famiglia. Non è semplicemente il tentativo di un lieto fine. Quello è ciò che, secondo me, significa essere afroamericano in questa nazione. Non è semplicemente un tentativo di realizzare un lieto fine. Quello significa essere una persona afroamericana nella storia della nazione.

Oyelowo ha aggiunto:

C’è una resilienza che devi avere per avere l’eccellenza nera, per avere il “ragazzino gioioso” , di possedere la propria realtà come cittadino americano perché l’alternativa è qualcosa da cui è impossibile tornare indietro.

Il futuro della serie

Feehan e Oyelowo hanno confermato che sarebbero felici di realizzare ulteriori episodi, essendoci ancora molto da raccontare della vita di Bass Reeves, tra cui anche il suo scontro con il fuorilegge Bob Dozier. Feehan ha sottolineato:

Se Paramount dovesse chiederlo, o la Paramount, sarei disponibile e in grado di andare avanti. Ho avuto un’esperienza meravigliosa e collaborare con David è stato il momento migliore della mia carriera.

David ha confermato che hanno la speranza di dare altro spazio sugli schermi a Bass Reeves, anche se ci sono molte storie legate a chi ha contribuito a costruire la nazione e hanno avuto un ruolo importante nel definire ciò che il West che potrebbero approdare sugli schermi . L’attore ha concluso:

Sono molto impegnato alla contestualizzazione della vita nera. C’è ancora molto da fare, da dire e celebrare, quindi mi sto concentrando su quelle. Per ora passo il testimone a chi verrà dopo di noi.

Che ne pensate delle dichiarazioni di David Oyelowo su Lawmen: La storia di Bass Reeves e sul futuro della serie?

Potete trovare le notizie e le curiosità sulla serie nella nostra scheda.

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Fonte: Variety

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