In una recente intervista con Comic Book, il regista ha svelato ciò che lo entusiasma così tanto della narrativa della serie:
Amo l’equilibrio nel raccontare storie su larga scala, storie su scala biblica, ma da un punto di vista molto contenuto e ristretto. Non lascerò mai andare quel punto di vista, ma non so, se alla fine dell’Esorcista, avessi bisogno di più della mitologia. È solo quello che potevo vedere attraverso questa famiglia, del bambino e la madre. Potevo sentire la mitologia che abbracciava l’opera. E, si spera, quando avremo finito di raccontare la storia, avrete lo stesso equilibrio, che potrete percepire la storia più ampia in un modo più soddisfacente.
Shyamalan ha poi parlato delle difficoltà di girare durante la pandemia, con le restrizioni dovute al COVID19, e alle diverse problematiche di quest’anno quasi conclusosi, lodando quanto sia claustrofobica la serie:
Semmai, cerco sempre di fare le cose che sono scomode, e resto stupito di quante cose possiamo fare in questa casa, e sembra sempre nuova. Sono sbalordito da questo, in molti modi, quando abbiamo iniziato l’ho detto quasi per scherzo, ma adesso forse c’è del vero in questo, siamo il primo ‘sit thriller’, invece delle stupide commedie coi coinquilini, c’è questa cosa spaventosa che continua a succedere in questa casa. Stavo montando e finendo l’ultimo episodio della terza stagione, che ha diretto Ishana Night Shyamalan, e c’è una scena a tavola e lei l’ha girata in un modo specifico, e sembra così diverso da qualsiasi scena a tavola che abbiamo fatto finora. Ne abbiamo fatte 50, ed ero meravigliato. Ero tipo: “Come fa ogni regista in ogni episodio ad avere una scena diversa della tavolata?” Una è divertente, una è spaventosa, una è questa e l’altra è quella. È una cosa incredibile. Amo la claustrofobia. Spingo sempre verso di essa in qualsiasi prodotto o idea che ho. Ogni volta che qualcuno dice: “Oh, non ti senti limitato?” io gli rispondo: “No, per niente. Questo mi entusiasma.”
Tra i produttori dello show ci sono il creatore della serie Tony Basgallop, ason Blumenthal, Todd Black, Steve Tisch, Ashwin Rajan, Taylor Latham e M. Night Shyamalan. Tra gli autori ci sono invece Ryan Scott, Alyssa Clark, Laura Marks, Henry Chaisson, Amy Louise Johnson e Kara Lee Corthon.
Nella seconda stagione di Servant i coniugi Turner (Lauren Ambrose e Toby Kebbell) erano andati alla ricerca di Leanne (Nell Tiger Free) per provare a capire cosa fosse accaduto a Jericho con l’aiuto di Julian (Rupert Grint). La situazione sfuggiva però al loro controllo e il ritorno in scena della ragazza portava con sé ulteriori misteri ed eventi inquietanti. Nel cast anche Phillip James Brannon, Tony Revolori e Boris McGiver.
La serie è stata creata dallo sceneggiatore e produttore Tony Basgallop e M. Night Shyamalan è coinvolto come produttore e regista di alcune puntate.
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Fonte: Comic Book
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