The Expanse è tornata sugli schermi televisivi di Amazon Prime Video con i primi tre episodi della quinta stagione e al centro della trama di questo nuovo capitolo della saga sci-fi ci sono i personaggi interpretati da Dominique Tipper e Keon Alexander: Naomi e Marco si dovranno infatti affrontare per cercare di capire in che direzione si muoverà la vita del loro figlio. I due attori, in occasione di una roundtable con la stampa internazionale, hanno quindi rivelato qualche dettaglio della situazione tra i due genitori, del lavoro sul set e di cosa possono attendersi i fan da un rapporto che si preannuncia ricco di momenti drammatici e sorprese.

Cosa potete anticipare della storia di Naomi nella quinta stagione? Dominique Tipper: Penso che sia un percorso molto interessante per Naomi: inizia compiendo una delle scelte più logiche, ovvero partire per cercare di ritrovare il figlio e salvarlo da quello che sta per accadere nell’universo. Parte, prende una scelta molto emotiva, e credo che non si sia mai vista Naomi guidata così tanto dalle sue emozioni. Sarà un periodo davvero complicato e traumatico per lei. Penso che abbiate bisogno di un pacchetto di fazzoletti per assistere a questa stagione!

Soprattutto nella seconda parte della stagione Naomi sarà in difficoltà e hai interpretato delle scene immagino molto complicate da girare, emotivamente e fisicamente. Quale è stato l’aspetto più complicato del lavoro per la quinta stagione? Dominique Tipper: Onestamente non avrei mai potuto prepararmi fisicamente per quello che ho fatto, quella metà di stagione è probabilmente una delle cose più difficili che io abbia mai fatto nella mia vita. Ero esausta emotivamente, mentalmente e fisicamente. Ero alle prese con una situazione in cui non mi ero mai trovata come attrice. Dopo quello che accade per arrivare a quel punto della storia è stato semplicemente davvero difficile da girare dal punto di vista logistico e per me. Ho provato a prepararmi il più possibile, ma onestamente ho dovuto riposarmi per un paio di mesi dopo la fine delle riprese. Ero davvero distrutta sotto ogni punto di vista! Ma sono felice per il risultato.

Keon, hai avuto l’occasione di interpretare il villain di questa stagione, come è stata l’esperienza sul set? Keon Alexander: Non penso che Marco si consideri in qualche modo un villain. Credo che per molto tempo la società sia andata avanti in un modo che ha realmente ferito un’immensa parte delle persone che vivono nell’universo e c’è molta energia repressa e scontento. Poter rappresentare e incanalare questi elementi in modo multidimensionale è per me un sogno che diventa realtà e si collega a una parte di me, essendo davvero interessato alla giustizia sociale, e al mio lato che ama causare un po’ di problemi. Penso sia una perfetta unione di due parti diverse di me ed è davvero divertente. Non vedo l’ora che i fan possano vedere cosa accadrà in questa stagione perché Marcos si scatena.

I vostri personaggi hanno ovviamente un passato che li lega, avendo un figlio, ma ora sono quasi avversari. Come è stato avvicinarvi all’interpretazione della dinamica esistente tra loro? Dominique Tipper: Penso che incarnino la definizione di “famiglia nucleare”, nel senso letterale del termine. Credo che la parte più interessante di Naomi e Marco è che rappresentano qualcosa nella loro vita personale e al tempo stesso hanno delle conseguenze sul mondo che li circonda. Ci sono queste due persone con delle idee davvero differenti su come cercare di ottenere la liberazione del proprio popolo. Sono entrambi coinvolti attivamente in quello che pensano sia il modo giusto per agire. Dal punto di vista personale il figlio, inoltre, si trova in mezzo a questa situazione e si scontrano praticamente sempre su cosa sia la cosa giusta da fare. Assistere a quello che accade è davvero interessante e dà vita a scene davvero meravigliose, difficili, ma molto interessanti da vedere in televisione. Keon Alexander: Sarà sicuramente interessante! Quello che è davvero significativo è che sono due persone, secondo me, che provano emozioni profonde e si sono amate realmente. Al centro di tutto c’è una certa intimità e vulnerabilità ed è una metafora perfetta per molte delle divisioni a cui assistiamo nel mondo reale, a causa di opinioni diverse e una vicinanza che alle volte diventa un po’ esplosiva, essendo difficile come esseri umani trovarsi a metà strada e ammettere che sia giusto non essere d’accordo su tutto. Come esseri umani c’è qualcosa che ci porta a credere che il modo in cui ci comportiamo sia il migliore e magari lo è per noi, ma a volte non sono le scelte migliori per le altre persone. Il loro rapporto è davvero nucleare perché c’è così tanto in ballo e loro ci tengono davvero molto. Sarà interessante vedere in che modo reagiranno i fan ai momenti drammatici con al centro questa famiglia. Dominique Tipper: E sarà ancora più interessante ora perché bisognerà vedere in che modo verrà accolto Marco, questa figura a metà tra l’eroe e il villain. Per alcune persone è il cattivo della storia, ma per molte altre è una figura eroica. Spinge a chiedersi come si possa liberare un popolo, cambiare il modo in cui le persone vengono trattate e quali saranno le conseguenze, se c’è un modo democratico per farlo. Forse anni fa non ci saremmo posti queste domande, ma ora sono molto attuali, in particolare se si è una persona di colore in questo anno. Sono curiosa di scoprire la reazione degli spettatori a Marco. Inoltre questi due personaggi hanno un passato davvero complesso e a un certo punto erano davvero innamorati, erano molto giovani, e hanno un figlio… Quindi c’è molto.

Parlando del passato dei due personaggi, avete l’opportunità di avere a disposizione gli autori dei romanzi sul set. Come gestite questo elemento? Li consultate durante le riprese o preferite mantenere una certa indipendenza nell’interpretazione? Dominique Tipper: Per quanto mi riguarda gli eventi della quinta stagione sono il risultato di molti elementi presenti fin dalla prima. Ero a conoscenza del passato di Naomi. Sapevo quanto accaduto con Marco e che aveva un figlio, fin dal primo episodio della prima stagione. Se ora si riguardasse l’intera serie si noterebbero molti elementi legati a quanto accadrà nella quinta stagione. Trovo che si chiuda in modo meraviglioso un cerchio, sviluppando in modo completo l’arco narrativo di questo personaggio con parti della storia a cui abbiamo accennato ormai da anni. Con Daniel Abraham e Ty Franck, ma anche il nostro showrunner Naren Shankar, lavoriamo insieme moltissimo. Ty è come un’enciclopedia vivente di The Expanse e ogni domanda che posso avere ovviamente mi rivolgo a loro. Si è però compiuto un lavoro davvero incredibile nel gettare le basi della storia per dare a Naomi questa storia così ricca e complessa, un passato che ora prende forma e una storia che possiamo seguire quasi in tempo reale, aspetto molto raro anche nelle serie televisive. I fan potranno vedere i frutti di questo incredibile lavoro. Keon Alexander: Per quanto mi riguarda nei libri c’è così tanto, l’essenza e la psicologia di Marco. La mia immaginazione prima di arrivare sul set era già davvero soddisfatta e al lavoro. Di solito, inoltre, non si ha disposizione quel materiale a cui attingere, quindi è stato un vero dono. Poi arrivare sul set e avere lì gli autori che possono aiutarti, a cui puoi rivolgerti per delineare le sfumature della psicologia del personaggio di cui non avrei potuto parlare con nessun altro, poter confrontarmi sui dettagli e sui vari aspetti della personalità di Marco, quella collaborazione… Si è trattato di un’esperienza senza paragoni nella mia carriera ed è davvero meraviglioso. Mi sono sentito davvero supportato, anche se ero davvero nervoso sapendo che gli scrittori erano lì a osservare durante le riprese. Ma prevalentemente è un grande aiuto perché si può semplicemente guardare verso di loro e capire la loro reazione, avere dei feedback su ogni aspetto, ed è qualcosa di molto graficante.

In questa stagione avete molte scene d’azione e che richiedono anche effetti speciali, siete ormai abituati anche alle situazioni tecnicamente più difficili? Dominique Tipper: C’è molto lavoro con i cavi e poi abbiamo un coreografo che ci spiega di volta in volta come reagirebbero i nostri corpi in assenza di gravità, che sensazione proveremmo, cosa accadrebbe… Alle volte ci scannerizzano se serve intervenire con gli effetti speciali, ma è davvero raro perché nella maggior parte dei casi giriamo le scene senza controfigure. Keon Alexander: Se un attore non è in forma perfetta e non si è allenato come Dominique lavorare con quei cavi e realizzare quei movimenti sarebbe davvero difficile. Lei è davvero in controllo del suo corpo e questo rende la scena davvero incredibile, ne eleva la qualità. dà vita a dei momenti realmente spettacolari.

Parlando di Naomi e Holden, invece, come si evolverà il loro rapporto? Dominique Tipper: Penso che sia un po’ triste perché nella quinta stagione inizialmente li si vede finalmente in una situazione di calma: hanno un loro appartamento, non litigano, sono in equilibrio… Non è che lei non lo voglia coinvolgere con quanto riguarda suo figlio, semplicemente non può. La situazione, considerando che soprattutto Holden è quasi una celebrità, è complicata perché sono al centro dell’attenzione e poi lui non è “uno di noi”, non è della fascia di asteroidi e questo ha un suo peso, in particolare considerando Marco e il suo ruolo. Naomi sa che deve risolvere la questione da sola. Non saranno insieme e quindi ci saranno delle difficoltà, sono distanti e sarà sicuramente una situazione diversa rispetto al passato.

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