Quando Chris Chibnall ideò il complesso mosaico sociale nel quale ambientare il suo thriller drammatico Broadchurch, non aveva fatto i conti col pubblico. E, per una volta, questa frase è da intendersi in senso positivo: concepita come autoconclusiva, la serie britannica ottenne un consenso talmente ampio – confermato dalla vittoria di svariati riconoscimenti – da portare non solo a un subitaneo remake americano intitolato Gracepoint, ma anche alla scrittura e conseguente realizzazione di una seconda stagione, di cui lunedì è andato in onda il primo episodio.

Difficile, per chi ha seguito la vicenda sviluppatasi attorno all’omicidio del piccolo Daniel Latimer, immaginare un seguito all’altezza di quanto mostrato nella prima stagione, climax mirabile verso lo sconvolgente episodio finale. Eppure, a giudicare da questa prima puntata, le alte aspettative di chi è rimasto fiduciosamente appeso a quel “Broadchurch will return” apparso sullo schermo quasi ...