In Treatment è semplicemente un prodotto intelligente. Ed è un complimento non da poco in un panorama nostrano che non brilla per grande qualità. È intelligente nel suo approccio maturo alla storia, nel suo non essere consolatorio, ma soprattutto nella sua fiducia nello spettatore. Troppo spesso abituati in altri casi ad una chiave di lettura unica, semplicistica, scolpita nei volti degli interpreti e in ogni caso ben ribadita dalle parole, qui ci troviamo di fronte a qualcosa di diverso. Ecco, se dovessimo tirare le somme dopo tre settimane di programmazione, aldilà di tutte le analisi fatte in principio, l’elemento di maggior interesse sarebbe proprio questo: la volontà di restituire allo spettatore la sua capacità di giudizio, analisi e comprensione aldilà della lettura più immediata degli avvenimenti.

in_treatment

Sara: la seduta si riallaccia all’ultimo discorso di Giovanni con Anna, con il terapeuta che, un pò troppo bruscamente, introduce la possibilità di interrompere la...