“È un ballo… cosa mai potrà succedere di male?” Così Victor Frankenstein, inebriato dai fumi rosacei dell’amore per Lily (ex Brona), commenta l’invito al ballo ricevuto da Dorian Gray. Vorremmo potergli dar torto, ma in effetti, a guardare nel complesso questo Glorious Horrors, di malefico – infernalmente inteso – succede ben poco. Già da qualche puntata, il ritmo di Penny Dreadful aveva subito un certo rallentamento, dovuto evidentemente alla necessità di precisare le posizioni di ciascun protagonista in previsione della resa dei conti che avrà luogo negli ultimi episodi.

Il titolo si riferisce alla macabra esposizione curata dal signor Putney, visitata nello stesso momento – toh, che coincidenza – da Ethan Chandler e dall’ispettore Rusk, che hanno uno scambio di battute poco giocato tra le righe dinnanzi alla ricostruzione del massacro al Mariner’s Inn. Come se non bastasse il fiato sul collo da parte dell’uomo d...