Il passato in Preacher è sempre il luogo dei drammi, dei ricordi che non fanno dormire la notte. Per una serie così grottesca – anche in questo episodio – c’è sempre un’idea di intoccabilità serietà per ciò che il passato rappresenta nel definire il presente. Accade ancora in Sonsabitches, secondo episodio della terza stagione. In un bianco e nero inquietante, un ragazzo, che poi scopriremo essere Jesse, minaccia un uomo che ha chiesto un favore a madame l’Angelle. L’orrore e il senso di condanna inevitabile trasmesso visivamente fin dalla prima inquadratura trovano riscontro in un’esecuzione sempre più violenta, che culmina in una tortura sovrannaturale. In questi momenti la serie della AMC si aggancia come può ad un passato che assume connotati quasi mitologici nel definire il senso di minaccia, angoscia e paura che il luogo dovrebbe evocare.

Poi in realtà tutto quel che vedremo una volta catapultati nel presente torna a risentire delle sfumature grottes...