Servant
ideata da Tony Basgallop
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La prima stagione di Servant era una storia di fantasmi e di assenze. C’erano un bambino morto, una madre incapace di accettare il dolore e una particolare terapia per superarlo. A Dorothy, disconnessa dalla realtà, viene affidata una bambola reborn (dalle fattezze estremamente realistiche). Non sa che è inanimata, offuscata dal dolore è convinta che sia il suo bambino, Jericho, morto da poco in tragiche circostanze. Se ne deve prendere cura per sublimare il lutto e arrivare gradualmente a una nuova consapevolezza. Quando arriva in casa Turner la nuova tata Leanne, tutto cambia. Un vagito nella stanza del piccolo Jericho. I genitori accorrono, nella culla non c’è più un bambolotto, ma un bambino vero e… vivo.
La seconda stagione, sempre creata da Tony Basgallop vede ancora M.Night Shyamalan come produttore esecutivo e regista di una puntata.
La prima stagione di Servant parlava di fantasmi e di assenze. La seconda è di streghe e di presenze. Si perde qualcosa, ma non il cuore
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