Il mondo degli anime e quello dei videogiochi vanno a braccetto dall’alba dei tempi, influenzandosi a vicenda e dando vita a importanti collaborazioni su più media. Basti pensare alla serie animata di Dragon Quest datata 1991 o, per fare un ragionamento opposto, alla miriade di titoli basati su Dragon Ball. Nonostante qualche operazione meno riuscita di altre, è innegabile che questa ibridazione abbia dato vita a serie e videogiochi memorabili, in grado di innestarsi nel cuore degli spettatori e dei giocatori di tutto il mondo.

Questo discorso valeva vent’anni fa, ma può essere fatto anche con le produzioni più moderne. Persona 5 vanta un discreto adattamento televisivo e, di recente, persino NieR è stato tradotto sotto forma di anime. La domanda è quindi sorta spontanea. Quali videogiochi giapponesi meriterebbero di essere trasposti in serie animate? Ovviamente la risposta non si esaurisce all’interno dei cinque titoli proposti in questo articolo, ma abbiamo voluto evitare opere che abbiano già avuto un “porting” di successo. Abbiamo preferito, infatti, selezionare questi cinque videogiochi per la loro unicità e per le loro caratteristiche.

Se volete scoprirli non dovete far altro che continuare con la lettura.

Hi-Fi Rush anime e videogiochi

HI-FI RUSH

Cominciamo con un titolo estremamente recente, annunciato e pubblicato il 25 gennaio di quest’anno. Hi-Fi Rush è un titolo d’azione basato su meccaniche tipiche da rhythm game, dove l’intero mondo di gioco si muove a tempo con la musica. Trovare l’equilibrio perfetto tra dinamismo e stile è sempre una missione molto complessa, ma i ragazzi di Tango Gameworks (The Evil Within) hanno compiuto un vero miracolo. Hi-Fi Rush è divertente dal primo all’ultimo minuto di gioco ed è impossibile non innamorarsi di Chai e di tutti gli altri folli personaggi che incontreremo nel corso dell’avventura.

Perché abbiamo scelto questo titolo per una possibile trasposizione animata? Semplice: perché il comparto grafico di Hi-Fi Rush vanta già una codifica visiva che lo avvicina al mondo dell’animazione. Opere come Devil May Cry, per esempio, necessitano di una traduzione stilistica che trovi l’equilibrio tra il design del videogioco e quello della serie animata. Il titolo di Tango Gameworks, invece, è già pronto per essere trasposto. Una possibilità che accade di rado e che, vista la qualità del gioco in questione, non dovrebbe venire sprecata.

Eternal Sonata anime e videogiochi

ETERNAL SONATA

Certo, avremmo potuto inserire nella nostra lista Final Fantasy, ma la verità è che esistono già diversi anime dedicati alla celeberrima saga di Square Enix. Discorso ben diverso per Eternal Sonata, una vera e propria chicca sviluppata da Tri-Crescendo, del tutto imperdibile per i fan dei JRPG. Stiamo parlando di un gioco di ruolo ambientato nei sogni del compositore Fryderyk Chopin, costretto sul letto di morte. Un titolo dal chiaro design nipponico, che ci permette di vivere un’epica avventura fantasy sospesa tra le note di Chopin (suonate da Stanislav Bunin) e quelle di Motoi Sakuraba.

Eternal Sonata è una gemma rara. Un videogioco che, se trasposto in anime, potrebbe conquistare gli spettatori di tutto il mondo con una storia drammatica, ma che pesca a piene mani anche dal genere shonen. Il risultato potrebbe essere così bizzarro e, allo stesso tempo, emozionante, da riuscire a spiccare nel bel mezzo di numerose produzioni un po’ troppo simili tra loro. Speriamo che prima o poi qualcuno si ricordi dell’opera diretta da Hiroya Hatsushiba e prodotta da Hideo Baba.

Shadow of the Colossus

SHADOW OF THE COLOSSUS

Shadow of the Colossus è un grande classico del mondo videoludico. Uno di quei titoli capaci di superare le barriere del tempo e di aggrapparsi saldamente al cuore dei giocatori. La storia vede un avventuriero di nome Wander tentare di salvare una ragazza di nome Mono, morta in seguito a quello che il gioco definisce un “destino maledetto”. Per riportare indietro la fanciulla, Wander dovrà quindi uccidere i possenti colossi che vagano per le lande desolate. Un’idea suggeritagli da Dormin, un’entità decisa ad aiutare il ragazzo nel realizzare il suo desiderio più grande.

Shadow of the Colossus è un’opera imponente e silenziosa. Una di quelle storie che fanno del comparto sonoro una voce narrante. Impossibile quindi non pensare ai lavori di Tsutomu Nihei come Blame! e Knights of Sidonia. Lavori che sono già stati adattati in versione animata. Knights of Sidonia, in particolare, è stato realizzato da Polygon Pictures ed è disponibile su Netflix, a dimostrazione di come sia possibile tradurre uno stile così sintetico e minimale. Non ci dispiace l’idea di poter vedere una serie animata in grande stile, magari forte proprio delle musiche di Kow Otani, compositore della soundtrack del titolo diretto da Fumito Ueda. Dopotutto si può sempre sognare.

Project Zero

PROJECT ZERO

Project Zero è una serie di videogiochi horror che pesca a piene mani dal folklore nipponico. In Giappone la serie è conosciuta con il nome di Fatal Frame e dal 2001 terrorizza i giocatori di tutto il mondo. La caratteristica principale è l’utilizzo di una macchina fotografica per immortalare lo spirito dei fantasmi che infestano le ambientazioni che ci troveremo a esplorare. Secondo il produttore Makoto Shibata, le storie raccontate nei vari capitoli del franchise sono ispirate a leggende urbane e a storie di fantasmi. Un’affermazione che contribuisce al fascino di una serie che, a distanza di anni, continua a convincere e a spaventare.

Netflix ha recentemente pubblicato Junji Ito Maniac: Japanese Tales of the Macabre, una serie antologica ispirata proprio alle opere del fumettista Junji Ito. Ecco che quindi è lecito per noi pensare a come Project Zero possa venire tradotto nello stesso identico modo, puntando sullo stile grottesco dei disegni e forte delle medesime location del gioco. Si tratterebbe di una serie animata dalla palette cromatica più scura, ma che potrebbe fare proprio di questa cifra stilistica il proprio punto di forza. Senza contare che, ammettiamolo, non ci sono molti anime di genere horror in circolazione.

Elden Ring anime e videogiochi

ELDEN RING

Concludiamo con uno dei pesi massimi in ambito videoludico: Elden Ring. Titolo sviluppato da Hidetaka Miyazaki e pubblicato circa un anno fa da Bandai Namco, Elden Ring narra la storia del Senzaluce, un viandante con l’obiettivo di ricomporre l’Anello Ancestrale e di diventare il nuovo Lord dell’Interregno. Un’avventura che fa dell’atmosfera il proprio punto di forza e che riesce a convincere per uno stile artistico semplicemente sensazionale.

L’idea di adattare Elden Ring sotto forma di anime è senza dubbio molto interessante, anche se necessiterebbe di un intervento dal punto di vista della scrittura. Non si può pensare, infatti, di mantenere la narrazione implicita di Miyazaki e Martin, bensì bisognerebbe trovare una nuova storia ambientata nell’Interregno da raccontare. Una soluzione assolutamente fattibile, vista la quantità (e la qualità) di testo prodotto per fare world building dagli autori. Un progetto di questo tipo, supportato da uno studio in grado di realizzare un prodotto visivamente sontuoso, potrebbe decretare il successo assicurato questa trasposizione.

E voi che cosa ne pensate? Siete d’accordo con i videogiochi che vi abbiamo proposto? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, venite a parlarne direttamente con noi sul canale Twitch di BadTasteItalia.

I film e le serie imperdibili