C’è qualcosa di torbido in From Afar, un uomo che paga i ragazzi per masturbarsi mentre li osserva spogliarsi. Li raccatta in giro tra i più poveri e bisognosi, li adesca mostrando loro le banconote e li porta in casa sua dove consuma l’atto. Un giorno uno di questi, più furbo, svelto e arrogante lo mena. Lo mena e si prende i soldi. Così inizia la storia tra i due protagonisti, con una rissa e un furto e finirà invece in maniera molto più profonda.
Quello che From Afar mette in scena è il lento nascere di un sentimento in un corpo ingenuo che non li conosce e che inizialmente respinge l’omosessualità ma finirà con il confonderla con qualcos’altro.

Difficile parlare di un film del genere senza poterlo vedere, poichè la sua complessità sta nel mescolare le carte sentimentali, nel raccontare di un ragazzo che forse ha confuso, forse no, che probabilmente è la prima volta che si sente così amato e che come può capitare alla sua età viene travolto dal sentimentalism...