- LEGGI – Acque profonde, la recensione
In un’intervista con l’Independent, Adrian Lyne, che è tornato alla regia di Acque profonde a vent’anni dall’ultima pellicola diretta, Unfaithful – L’amore infedele il remake di Stéphane, una moglie infedele di Claude Chabrol ha spiegato il suo approccio verso la regia delle scene di sesso.
Il filmmaker spiega:
Ho sempre pensato che ci fosse qualcosa di terribile negli attori che affrontano la cosa nel silenzio più totale. O con modo di fare molto cupo per poi domandare se le loro chiappe stavano bene o se le loro cosce erano troppo flosce. Per questo mi comporto sempre come una specie di cheerleader. A volte dico “Va bene! Va bene!” e senti che la loro sicurezza aumenta e, così facendo, migliora anche la scena. Faccio spesso così. Ma la cosa davvero importante, fondamentale è far sì che tu possa essere quanto di più simile al loro marito, alla loro moglie o al loro strizzacervelli. Allora a quel punto tutto inizia a funzionare.
Cosa ne pensate di quello che il regista di Acque profonde Adrian Lyne ha detto circa la maniera con la quale dirige le scene di sesso? Se siete iscritti a BadTaste+ potete dire la vostra nello spazio dei commenti qua sotto.
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