Ieri, al termine dell’embargo, vi abbiamo fatto leggere la nostra recensione di Ferrari, il film di Michael Mann con Adam Driver nei panni di Enzo Ferrari che è stato presentato al Festival di Venezia.

Ed è proprio dal festival di Venezia che Adam Driver ha spiegato che, contrariamente a Patrick Dempsey (Piero Taruffi nel film), non ha potuto guidare le Ferrari ricostruite per le riprese del lungometraggio. Il suo collega è, difatti, in possesso di una patente di guida sportiva cosa che ha reso più agevoli le questioni assicurative.

Dice con ironia la star:

Non mi hanno permesso di guidare le auto per motivi assicurativi. Non si fidano di me con “piccoli pezzi” di attrezzatura. Con le attrezzature più grandi, come i panini, mi permettono di maneggiarli!

Durante la pre-produzione, aggiunge Adam Driver, il cast ha comunque potuto fare un po’ di pratica con delle moderne Ferrari, esperienza, questa, che è stata utile per entrare nella “forma mentis” del fondatore della scuderia:

Guidare Ferrari nella fase di pre-produzione ti ha reso dolorosamente consapevole che si tratta di una mentalità è l’opposto dell’evadere, è assolutamente concentrata su ciò che sta accadendo nell’attimo presente. Non c’è spazio per sognare o perdere la concentrazione, perché, ovviamente, faresti una brutta fine. È stato utile per interpretare il personaggio. È impulsivo. È pre-psicologico. Sta prendendo decisioni in un vuoto.

FERRARI: LA TRAMA

FERRARI è un’esperienza cinematografica epica, spettacolare e appassionante, ambientata nell’affascinante quanto rischioso mondo delle corse automobilistiche degli anni Cinquanta: la storia di una leggenda che ha costruito un mito inossidabile diventando un’icona mondiale.

Modena 1957. Enzo Ferrari, ex pilota e costruttore delle auto più famose al mondo, sta vivendo una crisi personale e professionale. L’azienda che dieci anni prima aveva creato dal nulla è in grave difficoltà e anche il matrimonio con la moglie Laura sta diventando sempre più tempestoso dopo la morte del loro unico figlio Dino e la scoperta dell’esistenza di Piero, il figlio che Ferrari aveva avuto da una relazione extraconiugale. In cerca di riscatto, il “Drake” decide di puntare tutto su una gara di velocità che si disputa in Italia: la leggendaria Mille Miglia.

FERRARI: IL CAST E IL CAST TECNICO

Nel cast il candidato all’Oscar® Adam Driver nel ruolo di Enzo Ferrari e il Premio Oscar® Penélope Cruz in quello della moglie Laura, oltre a Shailene Woodley che interpreta Lina Lardi, Patrick Dempsey Jack O’Connell che indossano le tute dei piloti Piero Taruffi e Peter Collins, Sarah Gadon nel ruolo di Linda Christian e Gabriel Leone in quello del carismatico Fon De Portago.

Scritto da Troy Kennedy Martin (The Italian Job) e dallo stesso Mann, il film è basato sul romanzo di Brock Yates “Enzo Ferrari: The Man and The Machine” ed è stato girato in Italia. 

Michael Mann – regista e sceneggiatore di film di culto come Heat, L’ultimo dei Mohicani, Collateral, Nemico pubblico, Miami Vice, Ali, Thief, con tre nomination all’Oscar® per Insider – Dietro la verità (miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale) e una come produttore di The Aviator (miglior film), oltre a due Emmy Award® (The Jericho Mile, Drug Wars: The Camarena Story) – ha scelto di girare in Italia per restituire le atmosfere e l’autenticità di personaggi straordinariamente intensi e visionari che hanno creato quella fusione di arte in movimento e potenza da corsa che è la Ferrari.

Michael Mann è anche produttore del film con la sua Moto Pictures insieme a P.J. van Sandwijk, John Friedberg, Lars Sylvest, Thorsten Schumacher, Gareth West, Thomas Hayslip e la ILBE di Andrea Iervolino e Monika Bacardi.

Anche la troupe vanta nomi di eccellenza tra cui il direttore della fotografia, il premio Oscar® Erik Messerschmidt, la scenografa Maria Djurkovic, due volte nominata agli Academy Awards, il costumista due volte candidato all’Oscar® Massimo Cantini Parrini, l’hair & make-up artist Aldo Signoretti, 4 nominations agli Academy Awards, il premio Oscar® per il sonoro Lee Horloff e il montatore Pietro Scalia, vincitore di due Oscar®.

Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda.

FONTE: Collider

SPECIALE FESTIVAL DI VENEZIA

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