Blonde, atteso biopic Netflix in cui Ana de Armas veste i panni di Marilyn Monroe è ufficialmente approdato sulla piattaforma streaming, piazzandosi subito al primo posto tra i film più visti.

Nonostante questo però, il lungometraggio diretto da Andrew Dominik che porta in scena alcuni dei più particolari e oscuri fatti privati della star hollywoodiana sta riscontrando pareri molto duri da diversi critici e spettatori che hanno visionato il progetto negli ultimi giorni.

C’è infatti chi ha definito Blonde un film “crudele”, “sessista” e “uno dei lungometraggi più destabilizzanti” mai realizzati.

Date tutte le umiliazioni e gli orrori che Marilyn ha dovuto sopportare nel corso dei suoi 36 anni è un sollievo pensare che non abbia dovuto soffrire anche della volgarità di Blonde, l’ultimo show necrofilo che la sfrutta”. Ha scritto la critica cinematografica Manohla Dargis del New York Times nella sua recensione.

“Ho avuto l’estrema sfortuna di guardare Blonde su Netflix ieri sera, lascatemi dire di quanto sia anti-abortista, sessista e sfruttatore”. Ha invece commentato Steph Herold, ricercatrice focalizzata sul tema dell’aborto dell’Università della California di San Francisco. “Non posso consigliarlo. Le scene di aborto in particolare sono terribili, ma lo è anche l’intero film”.

Justin Chang, critico cinematografico del Los Angeles Times ha scritto: “Blonde non parla veramente di Marilyn Monroe. La fa soffrire”.

Un utente su Twitter ha affermato: “Forse dovremmo smetterla di lasciare che uomini misogini tentino di realizzare film innovativi su donne di cui non sanno nulla”.

Qua sotto trovate alcuni tweet con i commenti raccolti da Variety:

Vi ricordiamo che Blonde è disponibile su Netflix dal 28 settembre. Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda.

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