Una delle scene indubbiamente più potenti di Cloverfield, lo sci-fi found footage del 2008 diretto da Matt Reeves (The Batman) è senza ombra di dubbio quella che trovate “riassunta” nell’immagine posta a intestazione di questo articolo. Quella, per intenderci, in cui il mostro del film scaraventa la testa della Statua della Libertà su una strada della Grande Mela.

Un’idea che sembra arrivare di peso dai ben noti e iconici poster di 1997: fuga da New York, il capolavoro diretto da John Carpenter.

Per rinfrescarvi la memoria, ne potete ammirare uno direttamente qua sotto:

1997 Fuga da New York

Ebbene, in un’intervista concessa a margine del debutto di Cloverfield in 4k, Matt Reeves ha spiegato che l’ispirazione alla base di quella scena nasce proprio dalle creatività del leggendario cult degli anni ottanta:

Non è un prequel segreto di quel film, ma è senza dubbio collegato. È da lì che arriva l’idea perché credo che il produttore, J.J. Abrams, avesse quel poster. Si tratta di un momento particolarmente critico del film perché, all’inizio, tutto sembra suggerire che possa trattarsi di un attentato terroristico e per questo ne possiede tutta la cupezza, ma poi quando vedi che la testa della Statua della Libertà viene scaraventata per strada in quel modo, capisci che sta accadendo qualcos’altro. È l’attimo in cui realizzi che c’è di mezzo un mostro gigante cosa, questa, che spinge il film in un’altra direzione.

Poi ancora sulla potente immagine della testa gigante in strada:

Sì, penso proprio che sia stato J.J. ad avere l’idea del “Che ne dite se vedessimo la testa della Statua della Libertà lanciata in strada?” perché ha quel poster, per cui sì, è stato del tutto ispirato da quel film, ma non è un prequel segreto. Anche se mi piace quest’interpretazione. Per cui puoi dirlo. Anzi, sai cosa? Cambio la mia risposta: ora la mia risposta è sì (è un prequel di 1997: fuga da New York, ndr.).

Matt Reeves spiega anche di non poter svelare del nuovo Cloverfield in programma alla Paramount (ECCO TUTTI I DETTAGLI) perché “È così che funziona con il franchise” puntualizzando anche che in futuro potrebbe, il condizionale è d’obbligo, tornare dietro alla macchina da presa di una pellicola della saga a patto di avere a che fare con una storia in grado di attirarlo e stuzzicare particolarmente la sua attenzione.

Cosa ne pensate? Se siete iscritti a BadTaste+ potete dire la vostra nello spazio dei commenti qua sotto”

FONTE: Comic Book, Comic Book

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