The Covenant, war movie diretto da Guy Ritchie e disponibile in Italia su Prime Video (GUARDA IL TRAILER) vede Jake Gyllenhaal nei panni di un sergente dell’esercito americano impegnato nella guerra in Afghanistan. In un recente video di Insider, Eric Terashima, colonnello della Marina in pensione, ha visionato diverse scene della pellicola, valutandone il grado di realismo. Il militare si concentra in particolare su quella in cui il protagonista è con il suo interprete locale, Ahmed, e durante un litigio tira fuori la pistola di servizio.

Una dinamica che non lo convince, ecco perché:

L’interpretazione è molto più che una traduzione. Con quest’ultima si cerca solo di ottenere il discorso parola per parola e di trasmetterlo. Gli interpreti sono molto di più. Diventano consulenti culturali per le persone con cui lavorano. Quando iniziate a lavorare a stretto contatto con i vostri interpreti, dovete instaurare un rapporto di fiducia reciproca. Se non si crea questa fiducia, si rischia di non riuscire a ottenere una lettura completa di ciò che sta accadendo.

Questa scena mi sembra un po’ una str*nzata. Se [un militare] deve estrarre un’arma, estrae il fucile che ha a tracolla. E il motivo per cui lo fa è che le pistole sono estremamente imprecise. A vari livelli, si deve sempre disinnescare una certa tensione. [Il personaggio nel film] sta facendo un buon lavoro? No. Se si sta cercando di disinnescare una situazione [di tensione], estrarre la pistola non è una mossa da fare. Alla scena darei un voto di 4 [su 10] soprattutto perché lo scenario è abbastanza comune. Quello che non mi piace sono le tattiche. Cercava solo di stemperare la situazione e ha fatto una mossa che invece aumenta la tensione, che non ha alcun senso.

Potete vedere il video completo qui sotto:

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FONTE: YT

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