Come noto le line-up dei film dei festival maggiori si chiudono la sera prima della conferenza stampa (che sarà domani alle 11.00), in alcuni casi qualche ora prima dell’annuncio. Ed è particolarmente vero per il Festival di Cannes: Thierry Fremaux è noto per chiamare chi non ce l’ha fatta proprio la sera prima, perché quello è il momento della resa dei conti finale (oltre che per mantenere il segreto).

Nostre fonti vicine al festival ci hanno riportato ben 12 titoli che in queste ore si giocano la partecipazione. Sono nomi molto grandi, ci sono dentro anche diverse palme d’oro, quindi alcuni di questi è molto facile immaginare che entreranno nella selezione con facilità e il dubbio intorno a loro era solo se avrebbero finito il film in tempo o meno. Altri invece sono totali sorprese.

Le palme d’oro

Sono i favoritissimi, perché Cannes come tutti i festival ha un legame fortissimo con chi ha premiato, non se ne separa per quasi nessuna ragione. Spesso anche a prescindere dai film che hanno girato, basta che li finiscano per tempo. Dovrebbe avercela fatta quindi R.M.N. di Cristian Mungiu, storia di un paese in Transylvania animato da una forte paura degli stranieri. Dovrebbe esserci Hirokazu Kore-eda con Broker, dramma coreano dalla storia molto simile al suo Un affare di famiglia (due uomini che prelevano un bambino dalle baby box in cui vengono lasciati quelli abbandonati). Come dovrebbe esserci Ruben Östlund con Triangle of Sadness e gli immancabili fratelli Dardenne (che sembra abbiano finito il film per un pelo) con Tori And Lokita sul legame tra due rifugiati.

Italiani

Clamorosamente sembrano essere due gli italiani in corsa. Il primo è un nome che si fa da diversi mesi, quello di Emanuele Crialese con un dramma ambientato nella roma degli anni ‘70 la cui protagonista è Penelope Cruz, intitolato L’immensità. Era lui il più sicuro e invece nelle ultime ora pare essere il più in forse. Il secondo a sorpresa è Mario Martone che dopo Qui rido io a Venezia potrebbe essere a Cannes con Nostalgia, film tratto dal romanzo di Ermanno Rea con protagonista Pierfrancesco Favino (che era già stato in concorso con Il traditore di Bellocchio).

Gli altri

Come si era capito dall’uscita del primo poster del film è prontissimo (da un po’) e pronto ad essere preso a braccia aperte Crimes Of The Future di David Cronenberg con Kristen Stewart, Lea Seydoux e Viggo Mortensen. Ma è in ballottaggio per un posto anche Park Chan Wook con il suo Decision To Leave in ballottaggio per un posto (era stato l’ultima volta in concorso nel 2016 con The Handmaiden).
Dopo aver vinto la Camera d’Or nel 2018 con Girl, Lukas Dhont è pronto a tornare con Close. Ali Abbasi (regista emerso a Cannes con Border – Creature di confine) potrebbe portare il suo thriller ambientato in Iran (ma girato in Giordania) Holy Spider, stesso dicasi per Boy From Heaven di Tarik Saleh e il nuovo film di Saeed Roustayi.

Infine Jessica Woodworth potrebbe portare Fortress adattamento di Il deserto dei Tartari di Dino Buzzati, girato in bianco e nero e ambientato in Sicilia. La produzione comprende primariamente il Belgio ma poi anche Italia, Armenia, Bulgaria e Paesi Bassi.

Domani vi aggiorneremo con tutte le informazioni dalla conferenza stampa. Tutti gli aggiornamenti sul Festival di Cannes nella nostra sezione dedicata.

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