La trasformazione di Lady Gaga in Patrizia Reggiani per House of Gucci è passata anche da 55 parrucche estremamente costose.

A parlare di questo aspetto molto particolare sull’Hollywood Reporter è il responsabile del parrucco (e acconciatore di Gaga dal 2009) Frederic Aspiras:

Il mio lavoro era far sì che i capelli potessero essere uno strumento che permettesse all’attrice di calarsi veramente nella mente di questa persona che stava ritraendo. Quindi per essere il più fedele possibile ho utilizzato le stesse identiche tecniche dei parrucchieri degli anni settanta: cotonatura, bigodini, pizzo francese, permanente a spirale. Volevo quel tipo di struttura. Volevo quel tipo di atmosfera. Volevo lo stesso tipo di movimento, la stessa identica sensazione. Quei capelli dovevano trasportarti in quell’epoca. Abbiamo raccontato 25 anni della vita di una persona, se entravi nella roulotte del trucco e parrucco sembrava CSI. Eravamo coperti dal pavimento al soffitto da moodboard di tutti i tipi!

Queste tecniche Aspiras le ha imparate da sua madre, parrucchiera molto esperta ora malata di Alzheimer.

Se Jared Leto doveva sottoporsi a sei ore di trucco e parrucco ogni giorno per trasformarsi in Paolo Gucci, i capelli di Lady Gaga necessitavano dalle quattro alle cinque ore di lavorazione, preparazione e applicazione ogni singola mattina. L’attenzione al dettaglio e la precisione storica con cui Aspiras ha curato il suo reparto lo ha messo in contrapposizione con il regista Ridley Scott, che a quanto pare voleva solo un paio di acconciature diverse per facilitare il montaggio. Il team di Lady Gaga la pensava diversamente, e Aspiras ha messo insieme un libro di acconciature lungo ben 450 pagine che fungesse da ispirazione (basato su conversazioni con persone che conoscevano Patrizia Reggiani, documentari degli anni settanta e lo stile di Gina Lollobrigida):

Ridley Scott è un veterano, voleva veramente solo un paio di acconciature in tutto il film, perché voleva che il montaggio fosse più veloce. Ma io ho risposto: “No. Ora ti faccio vedere”. Ho passato cinque mesi sul set, e lui praticamente non mi parlava perché ero solo un giovanotto alla sua prima esperienza. Ma alla fine glie l’ho fatta vedere! Abbiamo colorato ogni capello, ogni parrucca, per far percepire come lei sia passata dai cestoni del supermercato alla ricchezza sfrenata. La continuità, poi, è importantissima perché i registi non girano i film dall’inizio alla fine: partono da metà, poi si spostano alla fine, poi tornano all’inizio… E quindi abbiamo dovuto usare prodotti che non si rovinassero. Queste parrucche costano da sole diecimila dollari!

Per realizzare House of Gucci, Ridley Scott ha lavorato su uno script di Roberto Bentivegna basato sul libro di Sara Gay Forden intitolato The House of Gucci: A Sensational Story of Murder, Madness, Glamour, and Greed.

Maggiori informazioni sul film nella nostra scheda.

 

 

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