James Cameron, con la sua saga di Avatar, ha sempre messo al centro del discorso l’ambiente tanto che, quando aveva proposto il primo film della saga alla 20Th Century Fox all’epoca, alcuni dirigenti dello studio gli avevano suggerito di alleggerire e rimuovere dalla sceneggiatura tutte quelle note “troppo green” e ambientaliste per così dire. Secondo loro, avrebbero allontanato il pubblico. La storia ha dato loro torto.

Il regista è tornato a parlare di queste questioni in una corposa intervista col TIME Magazine in cui, fra le altre cose, ha effettuato un interessante paragone metodologico fra lui e Tolkien, in materia di costruzione da zero di mondi immaginari.

Nella chiacchierata James Cameron spiega di aver voluto un set rigorosamente vegano per Avatar 2 perché:

Non potevamo fare una predica alle compagnie petrolifere e poi voltarci dall’altra parte per mangiare un hamburger.

Poi tocca anche la questione di come, dai tempi della release del primo Avatar, anche altri blockbuster, pensiamo ai due Avengers dei fratelli Russo ad esempio, abbiano affrontato a loro modo tematiche come l’ambiente e lo sfruttamento delle sue risorse, anche se senza spingere in maniera esplicita sul tema dell’attivismo green come i suoi kolossal.

E, citando il ben noto desiderio di Thanos di voler dimezzare gli esseri viventi presenti nell’universo in modo tale da garantire più eque risorse per tutti, dice ironicamente:

Posso capire Thanos. Aveva una risposta abbastanza praticabile. Il problema è che nessuno alzerebbe la mano per offrirsi volontario per far parte della metà che deve scomparire!

Trovate tutte le informazioni su Avatar nella nostra scheda!

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FONTE: TIME

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