Nel giugno 2020, a Hyde Park (Londra), John Boyega aveva tenuto un discorso molto potente a proposito del movimento #BlackLivesMatter nel corso di una manifestazione pacifica nella capitale, avvenuta a seguito all’omicidio di George Flyod da parte della polizia di Minneapolis (tutti i dettagli in questo articolo). A più di due anni di distanza, l’attore (noto al grande pubblico per il ruolo di Finn nella trilogia sequel di Star Wars) ha per la prima volta commentato l’accaduto, rivelando come sia stato spontaneo e quanto sia stato toccato dalla vicenda.

Ecco le sue parole, concesse al Daily Beast:

So che è stata una giornata spontanea per come si è svolta, perché in realtà non sono andato alla protesta per parlare. Non c’erano piani ufficiali o cose del genere. Mentre aspettavamo che la famiglia di Belly Mujinga venisse lì appositamente, la persona col megafono mi ha detto: “Vuoi dire qualche parola?“. Mi sono alzato e ho detto quello che avevo in mente, esprimendo quello che avevo pensato. L’espressione di quel pensiero mi è sembrata così spontanea, come se fosse venuta fuori dal nulla, ma io ho vissuto una vita da nero, anche prima dei soldi e della fama. Ho vissuto più di qualche decennio di vita da nero e, per me, quella prospettiva non ti abbandona perché hai i soldi o perché hai stabilità. Quando si vede un nero negli Stati Uniti che viene calpestato in quel modo, si prova comunque una certa connessione. Ti sentirai così. Credo che la cosa sorprendente per me sia che a volte la gente dice: “Beh, ora sei un attore! Fai la tua carriera e guadagna i tuoi soldi!“. E tu pensi: “Wow, questo è più un riflesso di quanto sei senza cuore“. E comunque, io ho i soldi. Li ho. Non è abbastanza potente da cancellare la tua empatia quando vedi qualcuno che ti somiglia in una circostanza [come quella]. Se avete un cuore, vi commuoverete.

Il video e le foto del discorso erano diventate virali in poco tempo, e Boyega aveva ricevuto sostegno (e proposte di lavoro) da un mucchio di personalità del mondo dello spettacolo. L’attore però dichiara però di aver temuto che il suo gesto potesse influire negativamente sulla sua carriera:

Ci ho pensato il giorno stesso e, onestamente, nella mia testa era molto più semplice, perché la folla stava crescendo un po’ di più, ho alzato lo sguardo e ho visto gli elicotteri dei notiziari. Quando ho visto gli elicotteri ho pensato: “Oh, questa potrebbe essere una notizia per la gente. Potrebbe essere qualcosa [che finisce] online e quant’altro” cosa che non mi aspettavo. Ma mi sono preoccupato. All’epoca non avevo ancora capito il lato positivo della cosa. Mi preoccupavo. Mi chiedevo: “Dannazione, se lo vedranno non usciranno a dire: ‘Non sosteniamo John Boyega’“. Non lo farebbero mai. Sai cosa faranno dietro le quinte? Non otterrai alcun lavoro. Non ci sarà una conversazione o altro. Scoprirai che sono seduti in stanze in cui non potrai entrare.

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FONTE: The Daily Beast

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