The Hollywood Reporter ha dedicato un corposo articolo alla realizzazione di Killers of the Flower Moon, nuovo film di Martin Scorsese, raccontandone diversi retroscena.

Vi riportiamo i passaggi più interessanti.

Come vi avevamo già raccontato, l’obiettivo del regista era fare un ritratto quanto più possibile accurato della Nazione Osage, tanto da coinvolgere molti suoi membri nella produzione della pellicola, sia davanti che dietro la macchina da presa. Ad esempio, il giorno in cui sul set è stata ricreata un’esplosione realmente accaduta in cui sono morti alcuni nativi, tra gli assistenti di produzione era presente anche il nipote di un uomo che aveva cercato i sopravvissuti e recuperato i corpi dei deceduti.

La stessa Lily Gladstone, attrice appartenente alla comunità e interprete di Mollie, ha contribuito in modo significativo, anche in fase di sceneggiatura. In un frangente, lei, insieme alle sue colleghe che danno il volto alle sorelle del suo personaggio, si è rivolta a Scorsese con un’idea. “Avevano dei dialoghi che ritenevano più interessanti dal punto di vista delle donne. E io ho detto: ‘Fantastico, sentiamoli‘”, racconta il regista. Nella scena, le donne guardano gli uomini che giocano e le loro interpreti volevano paragonarli ad animali, definendo in particolare Ernest [Leonardo DiCaprio] un “coyote”. Il regista ha accettato: “Beh, è un coyote“, il suo commento. “I cattivi ragazzi sono attraenti“.

Questo orizzonte è riscontrabile anche nei costumi: l’addetta Jacqueline West ha lavorato con la consulente Osage O’Keefe per vestire accuratamente i personaggi dal punto di vista storico, prestando particolare attenzione alle coperte che indossavano, che West definisce “l’abito di potere della donna Osage“. L’azienda di lana Pendleton ha riprodotto così coperte da fotografie degli anni Venti di Mollie e delle sue sorelle, oltre a centinaia di altri colori e modelli realizzati all’epoca. Esistono cinque modi diversi in cui gli Osage indossavano le coperte, a seconda dell’occasione, e O’Keefe aiutava gli attori a vestirsi di conseguenza. Data l’agiatezza degli Osage all’inizio del XX secolo, c’era un’insolita quantità di materiale visivo, compresi i filmati amatoriali. Per i personaggi maschili, invece, West ha anche fatto riferimento all’iconografia dei film western, per la gioia di Scorsese. Ha basato i costumi di De Niro sui personaggi di Sangue sulla luna del 1948 e quelli di DiCaprio sui personaggi interpretati dagli attori cowboy Tom Mix e Gary Cooper.

Trovate tutte le informazioni su Killers of the Flower Moon nella nostra scheda.

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FONTE: THR

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