Ieri sono finalmente arrivati online, grazie a Netflix, i primi materiali ufficiali di Glass Onion – Knives Out, il sequel di Cena con delitto, di cui è stata svelata anche la data di debutto in streaming sulla piattaforma: il 23 dicembre. Se, da una parte, si tratta di un aggiornamento gradito su una pellicola che genera molta curiosità, dall’altra si tratta dell’ennesima dimostrazione che “qualcosa non funziona” nel modo in cui i colossi dello streaming, Netflix in questo caso, promuovono i loro titoli, compresi quelli di punta.

Glass Onion – Knives Out verrà mostrato in anteprima al Toronto Film Festival 2022, in programma dall’8 al 18 settembre. E nonostante si stia parlando del sequel di una pellicola osannata da critica e pubblico, di un mid-budget movie che, nel 2019, ha avuto delle performance da blockbuster (è costato 40 milioni e ne ha incassati quasi 312), al momento abbiamo visto solo due foto ufficiali e letto qualche dichiarazione del regista e sceneggiatore Rian Johnson arrivata grazie alla nota stampa diramata da Netflix che potete leggere in questo nostro articolo. Impossibile non notare la drastica differenza esistente con il marketing cinematografico tradizionale, anche quando parliamo di pellicole il cui esordio è stato affidato a importanti Festival come quello di Venezia. La Warner ha rilasciato online il primo trailer di Don’t Worry Darling, il thriller di Olivia Wilde, addirittura prima che la presenza dell’opera venisse confermata al Lido. La Disney ci ha mostrato il primo trailer di Gli Spiriti dell’Isola (The Banshees of Inisherin), il nuovo film di Martin McDonagh che sarà presentato in anteprima alla 79esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, a inizio agosto. Un film che arriverà poi nelle sale a febbraio del 2023 sfruttando, a conti fatti, una doppia finestra promozionale: quella festivaliera e quella tradizionale a ridosso della release.

Curiosamente, la nota ufficiale di Glass Onion – Knives Out specificava sì la data di debutto in streaming su Netflix aggiungendo però che sarà “prossimamente in cinema selezionati”. Senza aggiungere tempistiche di sorta.

Ricorderete forse, ne abbiamo parlato sia un un podcast che grazie a un approfondimento basato su un report di Bloomberg, che Netflix potrebbe rivedere la sua strategia in materia di distribuzione facendo uscire una manciata di pellicole in anteprima esclusiva cinematografica. Una voce, questa, che non ha ancora trovato conferma ma che, come vi spiegavamo nell’articolo linkato un paio di righe più sù, ha senso sulla carta specie alla luce del calo degli abbonati subìto dal colosso di Los Gatos:

Da un lato ci sono i cinema che, ancora zoppicanti in questa fase di ripresa, tendono a essere popolati solo nel momento in cui esce un qualche cinecomic o blockbuster di sorta, lamentando una carenza di continuità nei contenuti da proiettare. Avere una decina – abbondante – di pellicole in più da proporre durante l’anno, film che riceverebbero con tutta probabilità un battage pubblicitario di sicuro impatto sarebbe una cosa alquanto gradita. Dall’altra anche Netflix sembra aver capito, o aver cominciato a capire, che il livello d’interesse generato dalla distribuzione cinematografica non è paragonabile al break esclusivo in streaming di un film. Ve lo abbiamo spiegato anche col recente caso di The Batman il cinecomic Warner di Matt Reeves. Il kolossal, che al cinema ha incassato quasi 800 milioni di dollari, è arrivato in streaming su HBO Max (limitatamente agli Stati Uniti, negli altri mercati è uscito in Digital HD) 45 giorni dopo l’esordio cinematografico. E, come riportato dalle stime di visione che abbiamo segnalato in questo articolo, ha ottenuto numeri da capogiro. Il successo cinematografico ha trainato le performance in streaming spingendo, presumibilmente, anche i numeri dei nuovi abbonati.

Un nuovo articolo di Variety rivela che gli esercenti cinematografici statunitensi sarebbero ben lieti di proiettare nelle loro strutture un film come Glass Onion – Knives Out che potrebbe portare una necessaria boccata d’ossigeno in un mercato che, malgrado le performance muscolari di Spider-Man: No Way Home, Top Gun: Maverick, Jurassic World: il dominio e Minions 2 è ancora in crisi. Il giro d’affari del box-office americano è ancora inferiore del 30% rispetto al 2019, l’ultimo anno in cui abbiamo vissuto la cosiddetta “normalità”. Un calo che, fra l’altro, si deve a svariati fattori causati dal nuovo Coronavirus originatosi in quel di Wuhan: da un lato possiamo annoverare la paura del contagio da parte di alcuni segmenti di pubblico, ma non dobbiamo neanche dimenticare che la pandemia ha causato un blocco dell’intera pipeline del mondo dell’intrattenimento, dalle riprese dei film alla post-produzione, rallentando dei processi che, prima del 2020, erano ben oliati e rodati. Fra rinvii delle uscite, riprese in pausa causa COVID, studi di effetti speciali oberati di lavoro il risultato è quello di un autunno 2022 che si prospetta davvero magro, privo di uscite che possano assicurare una certa continuità al business del mercato theatrical. Non bastano i film dei Marvel Studios e Tom Cruise a salvare importanti catene come Cineworld dalla bancarotta in un settore che, attualmente, naviga fra fiammate improvvise dei botteghini e lunghi periodo di calma piatta.

Tornando a Netflix, a Glass Onion – Knives Out e ai cinema americani (ma, presumiamo, a quelli di tutto il mondo), quello che si profila davanti ai nostri occhi è un orizzonte dai confini ancora poco chiari. Già perché i cinema sarebbero sì intenzionati a proporre le produzioni Netflix a patto però di poter contare su una campagna promozionale adeguata che spinga effettivamente il marketing dei vari lungometraggi. Solo che queste operazioni costano e neanche poco, verrebbe da dire. Per un mid-budget con un cast ricchissimo di star come Glass Onion – Knives Out le spese di P&A potrebbero tranquillamente aggirarsi intorno ai 30 milioni di dollari, cifra destinata a salire nel caso di un blockbuster. E non è detto in alcun modo che Netflix sia disposta a farlo.

E va anche specificato che portare un film in 3, 4 mila sale non è un’operazione semplice come quella di uploadare un lungometraggio su un server e programmare il break online su una piattaforma “spingendo un tasto”. Basti pensare che un colosso come Apple pagherà un’onerosissima commissione alla Paramount per la distribuzione cinematografica del nuovo film di Martin Scorsese, l’attesissimo Killers of the Flower Moon.

Anche perché, come sottolinea anche Variety, la compagnia ha sottolineato ancora una volta, nella lettera inviata agli azionisti in occasione del secondo quarto finanziario che lo streaming resta la mission principale dell’azienda, così come la prima fonte delle revenue aziendali.

Ma quel “prossimamente in cinema selezionati” fa comunque pensare…

I film e le serie imperdibili

Classifiche consigliate