Dopo il clamore degli scorsi giorni per lo scadere del diritto d’autore su Steamboat Willie, Variety ha evidenziato come, in tempi relativamente brevi anche i diritti d’autore di Superman e Lois Lane diventeranno di pubblico dominio. Seguiranno poco dopo quelli di Batman. Rispettivamente nel 2034 e nel 2035. Ci sarà poi Joker nel 2036 e Wonder Woman nel 2037. 

Nell’affrontare la questione dei dei diritti d’autore di Superman hanno estrapolato le parole di James Gunn dato che, termineranno in anni in cui, se tutto andrà bene, dovrebbero essere ancora sotto la sua gestione: “Questo è uno dei motivi per cui abbiamo Superman e stiamo portando The Authority nel mainstream (…) vogliamo essere in grado di creare queste altre proprietà, usare le nostre punte di diamante, i nostri Batman, Superman, Wonder Woman, per supportare i nostri Booster Gold, Green Lantern, Plastic Man o qualsiasi sia importante”.

Così estrapolata, questa dichiarazione ha fatto credere che proprio lo scadere dei diritti abbia portato a un rinnovamento dei personaggi visti sul grande schermo (implicando che altrimenti non sarebbe stato nei piani DC). James Gunn ha poi categoricamente smentito la cosa in un post su Threads

Cosa farà la DC: niente panico

L’autore di fumetti Chris Sims si aspetta che allo scadere dei diritti d’autore di Superman e di Batman orde di creativi si butteranno su di essi. Sostiene che i produttori di film potranno girare la loro versione, come accade personaggi tipo Dracula e Robin Hood. Avverte però che si potrà avere Batman ma non Robin, si potrà usare Superman ma non la kryptonite.

Proprio come nel caso di Stramboat Willie saranno molti i distinguo da fare e bisogna tenere alta l’attenzione rispetto all’evoluzione e alle caratteristiche dei personaggi. Ad esempio: Superman inizialmente poteva solo saltare per lunghe distanze, non volare. Questa sarà una caratteristica dirimente, tra le molte.

Non si potrà fare quello che si vuole, ovviamente. Viene però fatto notare, in maniera molto ipotetica e quasi paradossale, Snyder dovrebbe solo attendere per completare la sua visione dei personaggi, interrotta con la fine dell’universo DC e la nuova gestione. Basta che non usi il termine Justice League. 

Evolvere Batman e Superman per preservare i diritti

Non si scrivono storie sulla base delle date di scadenza, dice James Gunn; il vicedirettore della DC Jay Kogan sostiene però che continuare a far evolvere i personaggi sia la strategia migliore per opporsi alla fine del copyright. 

Spiega infatti che cambiando gradualmente nel tempo le caratteristiche letterarie e visive di un personaggio, il proprietario di un personaggio può mantenere nelle sue mani l’immagine più recente, per forza di cose quella impressa nell’immaginario del pubblico. Un buon esempio di come possa avvenire questo graduale mutamento è proprio l’evoluzione di Superman negli anni.

La seconda tattica che sarà adottata è ovviamente l’alto livello di controllo. Sarà importante dare la percezione che le opere non correlate a quelle del proprietario siano imitazioni di secondo ordine. Inoltre Batman e Superman hanno anche dei marchi. Questi sono ben noti e costituiscono una possibile protezione da fraintendimenti, proprio come avvenuto per il logo di Topolino che non è considerato proprietà intellettuale e quindi non ha scadenza. 

I creatori che vogliono sfruttare questi personaggi possono attendere con ansia queste scadenze, anche se farebbero bene a passare il tempo che resta studiando bene con i propri avvocati cosa possono fare e cosa no. Per i fan invece, l’unica preoccupazione può restare quella di sostenere il personaggio con il proprio affetto e la propria attenzione. Non c’è scadenza di copyright che tenga: quello che conta di più, per la longevità di un personaggio, è l’importanza che gli viene data dal pubblico e il suo stato di salute, o meglio la sua reputazione, nel tempo. Il pubblico dominio non impedisce di creare nuove storie. L’indifferenza sì.

Fonte: Variety

Classifiche consigliate