M Night Shyamalan non è noto per dirigere film che danno vita a una sfilza infinita di seguiti e anche quando si è voluto cimentare con un affresco narrativo capace di andare oltre i confini di un solo lungometraggio, lo ha fatto a modo suo.

La sua Trilogia Eastrail 177 è difatti formata da tre pellicole, Unbreakable, Split e Glass, uscite a molti anni di distanza. Split, che gettava la sua maschera di pellicola standalone rivelandosi sequel di Unbreakable solo alla fine con l’apparizione del David Dunne (Bruce Willis), è uscito 16 anni dopo il primo capitolo.

Durante la promozione stampa della sua ultima fatica, Bussano alla porta (LEGGI LA RECENSIONE), M Night Shyamalan ha potuto spiegare perché non si dedicherà più alla regia di un sequel:

Non penso che farei un altro sequel. Unbreakable era già concepito originariamente come una trilogia, era così che l’avevo pensato, come una storia molto lunga. Ma a parte quello non m’interessa.

Poi aggiunge:

Mi piace troppo dedicarmi a storie originali. Ho così tante idee che voglio raccontare. Trovo sia triste tornare indietro su cose già fatte. Preferisco la sfida che nasce dal ripartire da zero ogni volta e dire “Ecco una nuova idea con un sapore nuovo”

Qua sotto trovate la nostra chiacchierata fatta con Shyamalan e il cast di Glass fatta nel 2019 al junket londinese della pellicola.In quell’occasione abbiamo parlato di come Stan Lee abbia in qualche modo influenzato il regista nell’ideazione della sua Trilogia di film:

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FONTE: Comic Book

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