Ricordiamo che la sospensione o l’espulsione dal gruppo richiede l’approvazione dei due terzi del board of governors (composto da 54 membri). Secondo l’avvocato del grande regista, l’associazione lo avrebbe cacciato senza seguire il protocollo, “una decisione non supportata da alcuna prova”. L’obiettivo di Polanski è la riabilitazione, oltre al pagamento delle spese legali, come ha spiegato venerdì a Variety il suo avvocato: “Quello che contestiamo è la correttezza della procedura. È stato sbattuto fuori dall’Academy senza preavviso o possibilità di risposta, non è stata nemmeno data una motivazione valida. Dopo 40 anni, lo stesso giorno di Bill Cosby.”
L’Academy ha risposto alla causa tramite un portavoce: “Le procedure attuate per espellere Polanski sono state corrette e ragionevoli. L’Academy ribadisce che la sua decisione è stata appropriata.” Non è chiaro però come intenderà rispondere nella pratica: un processo su questo argomento potrebbe stabilire interessanti precedenti.
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