Unendo Sideways e About Schimdt e utilizzando una fotografia in bianco e nero che sembra ispirata ai grandi western degli anni '50 e '60, Alexander Payne ha ottenuto Nebraska, la storia di una famiglia in cui i due figli adulti accompagnano il padre ormai anziano e disilluso da tutto verso la cittadina di Lincoln dove nessuno riesce a fargli capire che non ritirerà quel milione di dollari che un volantino pubblicitario sostiene lui abbia vinto. Nel farlo passano nel vecchio paese in cui sono cresciuti reincontrando vecchie conoscenze e rievocando vecchie ruggini.
Non solo la vecchiaia quindi ma anche il road movie e il bilancio dolce e amaro di una vita di affetti e mancati affetti. Nebraska ce la mette tutta per conquistare il pubblico, lo fa ridere, lo fa intenerire e lo fa piangere, mette in piedi un cast di outsider a interpretare personaggi tutti esecrabili tranne i poveri amabilissimi protagonisti, fallati e per questo ancor più amabili.
C'è inso...
Zuccheroso e solo epidermicamente da festival il nuovo film di Alexander Payne rielabora molte idee dei suoi successi passati con umorismo e commozione ma senza inventiva...
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