La recensione di Coincidenze d’amore, il film di Meg Ryan in sala dall’11 aprile
Totale identificazione tra personaggi e spettatori. Loro due sono ex amanti, incontratisi in un aeroporto in cui sono bloccati dai rispettivi voli cancellati; noi spettatori siamo ex amanti di questi due attori una volta parte di progetti interessanti (X-Files, le commedie sentimentali di Meg Ryan), bloccati con loro in una sala per due ore. Quell’aeroporto, lo capiamo quasi subito, è un luogo metaforico in cui non si incontra nessun altro e una voce dagli altoparlanti dice quel che serve per aiutare, è un purgatorio in cui stare fino a che non si sono risolti alcuni aspetti delle rispettive vite, e questo film è per noi un purgatorio in cui espiare la sciagurata decisione di aver dato fiducia alla seconda regia di Meg Ryan.
Coincidenze d’amore è un film di conversazioni, viene da un’opera teatrale. Ma è un film di conversazioni con due attori mediocri, una sceneggiatura non eccezionale ...
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