La recensione di Comandante, il film di apertura della mostra del cinema di Venezia

Ci sono due cose che tradizionalmente il cinema italiano tiene separate: l’eroismo e la rappresentazione dello spirito nazionale. Quando raccontiamo figure che possiamo definire “eroi” sono solitamente anticonformisti che si battono contro lo stato o l’opinione pubblica per ideali avanti rispetto al loro tempo o per la giustizia, ma sempre in modi che non rappresentano gli altri; quando invece raccontiamo noi e come siamo fatti, solitamente è attraverso personaggi medi o mediamente vili, molto umani (quello sì) ma anche piccini, spesso pieni di difetti e per questo in fin dei conti così amorevoli. Comandante prova a unire le due cose e per farlo questo eroismo canonico italiano lo deve creare da zero. Significa che lo deve scrivere Sandro Veronesi (che sceneggia il film con Edoardo De Angelis), lo deve mettere in scena De Angelis (trovando le soluzioni che elevino l’azione) e alla fine Pierfrancesco Fa...