La recensione di Don’t Expect Too Much From The End Of The World, il film di Radu Jude presentato a Locarno 76
C’è di nuovo una protagonista in movimento in un film di Radu Jude, come in Sesso sfortunato o follie porno, e come in quel film che vinse l’Orso d’oro alla Berlinale anche qui ci sono intermezzi a metà film e un finale formalmente diverso dal resto, un’unica inquadratura, tutta giocata sui dialoghi. Stavolta seguiamo Angela, una donna che lavora con Uber e che ha altri mille lavori, è una fixer per una casa di produzione e cura un canale social su cui pubblica reel satirici. La seguiamo in un’unica giornata in cui dalla mattina alla sera si sposta in macchina per la città con la musica sempre altissima ed elettrica, in perfetta accoppiata con i paesaggi che scorrono dai suoi finestrini. Il suo dinamismo e come lo interpreta Nina Hoss sono fantastici!
Ma Don’t Expect Too Much From The End Of The World è anche un viaggio tra i formati, continuamente alternati. C’è il bel...
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