La recensione di Un fantasma in casa, su Netflix dal 24 febbraio

Dallo sceneggiatore di horror Christopher Landon (Freaky, Ancora auguri per la tua morte, alcuni Paranormal Activity) ci si poteva aspettare, con Un fantasma in casa, qualcosa di sostanzioso. O almeno dal buon livello di intrattenimento. E invece no, perché questo film da lui scritto e diretto è di una svogliatezza narrativa eclatante.

La premessa è quella di un horror per famiglie – quindi, per essere precisi, di un film a tema paranormale dai toni sommessi e accomodanti, a tratti comico. Insomma di qualcosa dalle parti di Casper: un film adolescienziale in cui l’aspetto paranormale serve più che altro come blanda metafora per un percorso di crescita. Il “Casper” di Un fantasma in casa è invece Ernest (David Harbour che parla solo a gesti), presenza che infesta la casa di una poco allegra famigliola che si è appena trasferita. La storia è classicissima: c’è un protagonista adolescente, ovvero l’introverso Kevin, c...