E’ passato più di un decennio da quando arrivò la notizia dell’imminente trasposizione su grande schermo del ciclo letterario del giovane mago Harry Potter. Qui in Italia molti ne sentirono parlare così per la prima volta, con le espressioni un po’ fastidiose e un po’ scettiche che la nostra stampa talora riserva ai neonati fenomeni mediatici d’importazione.
Il primo film, però, ci mise poco a fare breccia nell’immaginario collettivo e a rendere iconici i suoi personaggi. E già allora, come sempre succede all’alba di percorsi cinematografici che si preannunciano infiniti, erano in moltissimi a chiedersi quanto a lungo sarebbe potuta durare. Al destino cartaceo di Harry Potter ci avrebbe pensato la Rowling, questo era chiaro. Molto più arduo era individuare il regista, il produttore, l’entità che si sarebbe occupata di far percorrere alla sua controparte di celluloide il lunghissimo viaggio...
Con la seconda parte di Harry Potter e i Doni della Morte si chiude una saga cinematografica che negli ultimi anni é cresciuta e maturata insieme al suo pubblico.
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