La recensione di Home Education – Le regole del male, il film horror italiano al cinema dal 30 novembre

C’è una barriera all’ingresso di Home Education – Le regole del male ed è la sua volontà di essere un film apolide, senza nazionalità, ambientato in un bosco solo vagamente europeo. Da un supermercato inquadrato nelle prime scene si capisce che siamo in Italia, ma è l’unico momento in cui viene fornito un riferimento spaziale. Inoltre, questa storia potrebbe essere avvenuta negli anni ‘90 come nel presente. Anche ciò che si dicono i personaggi è asciugato da riferimenti moderni, oltre a essere doppiato. Tuttavia, rispetto ai canoni di questo tipo di produzioni con ambizioni internazionali poi doppiate nella versione italiana, in questo caso la barriera è facile da superare.

Una volta fatto ciò, ci si trova di fronte a un coming of age horror, la storia di una ragazza cresciuta in casa dai genitori che, quando la incontriamo, prepara con la madre un rituale per riportare ...