E’ il caso di questo titolo, premiato a Venezia con il Leone d’oro e il premio alla migliore attrice, che non gioca secondo le attese del pubblico.
Il tema probabilmente lo conoscete. Vera, sposata, due figli grandi, aiuta (come dice lei) “le ragazze in difficoltà ”. Insomma, pratica aborti clandestini.
Ci si potrebbe aspettare una rappresentazione di Vera come una eroina contro una società machilista e bigotta. Ma Mike Leigh è troppo intelligente per fare un’opera manicheista e banale su un argomento del genere, nonostante i travisamenti al Festival di Venezia siano stati notevoli.
Chi ha voluto vedere un’opera di protesta e a favore del diritto d’aborto ha capito male. D’altronde, è proprio per evitare che milioni di donne debbano affidare la loro vita a dei dilettanti allo sbaraglio (anche quando sono brave persone e non macellai) che le società evolute hanno preferito legalizzare l’interruzione di...