La nostra recensione di Judy Blume per sempre, disponibile dal 21 aprile su Prime Video

Una confezione convenzionale può appiattire persino le figure più anticonvenzionali. Così fa il documentario Judy Blume per sempre nei confronti di Judy Blume, scrittrice statunitense molto nota in patria. A lei si deve, a partire dagli anni ’70, lo sdoganamento di temi come la masturbazione, le mestruazioni e il sesso in libri per pre-adolescenti che prima leggevano solo cose edulcorate e lontane dalla realtà, mentre nelle sue pagine si possono invece identificare con precisione. Un’anticipatrice dell’emancipazione femminile, di una maggior consapevolezza di sé di ragazzine e donne. Se l’obiettivo del film era creare interesse verso l’autrice (soprattutto nel panorama internazionale, dove è meno conosciuta) non si può certo non dire che questo sia raggiunto: l’importanza e il ruolo sociale, oltre che letterario, di Blume emerge con forza. Ma se invece consideria...